Un caccia americano F-18 Super Hornet, decollato dalla portaerei americana Bush che incrocia nel mediterraneo, ha abbattuto un caccia siriano Su-22 che stava effettuando operazioni di bombardamento contro i terroristi dell’ISIS.

L’abbattimento dell’aereo della coalizione siriana è una violazione della sovranità del paese, e del diritto internazionale ha fatto sapere il ministero della Difesa russo.

L’abbattimento ha innescato un escalation che potrebbe portare a conseguenza molto gravi.

Mosca ha deciso di chiudere il canale di comunicazione di emergenza che collega i vertici militari Russi e Americani, come già fatto in passato, tuttavia questa volta è andata oltre e ha avvisato la comunità internazionale “Qualsiasi velivolo, inclusi gli aerei e i droni della coalizione internazionale, individuato dalle forze russe nella zona delle operazione a ovest del fiume Eufrate sarà considerato come obiettivo delle forze di difesa a terra e aeree”.

La risposta americana riportata dal portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer, gli Stati Uniti faranno tutto il necessario per proteggere i loro interessi in Siria. Washington si riserva “il diritto all’auto-difesa”

 

 

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

Un pensiero su “Siria. Alta tensione Russia-USA dopo l’abbattimento di un Jet siriano”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy