Il premio pulitzer Seymour Hersh in un articolo pubblicato il 25 giugno sul giornale tedesco die Welt (cliccare qui), accusa la Casa Bianca di aver attaccato in maniera pretestuosa la Siria, allorquando, in risposta a un presunto attacco chimico ordinato da Assad su  Khan Sheikhoun nell’aprile scorso, bombardò con i missili Tomahawk la base aerea di Shayrat.

Hersh, in base a informazioni provenienti dalla «comunità dell’intelligence» Usa, ricostruisce quanto avvenne allora, concludendo che non c’era alcuna prova di un attacco chimico, anzi. E che la reazione americana fu quindi senza fondamento.

Hersh spiega infatti che l’obiettivo del raid siriano su Khan Sheikhoun era una palazzina individuata come «centro di controllo» delle milizie islamiste, nella quale era prevista una riunione ad alto livello di capi jihadisti, tra i quali rappresentanti dei gruppi di Ahrar al Sham e al Nusra (al Qaeda).

Continua…

occhidellaguerra

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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