di NADIA URBINATI   
«Il pericolo numero uno della società orizzontale è rappresentato dall’isolamento  di soggetti che ritengono di poter dare, per citare Ulrick Beck, “soluzioni biografiche a contraddizioni sistemiche”». la Repubblica, 12 luglio 2017 (c.m.c.)


Il fascismo non è mai morto. Rappresenta il bisogno di certezza comunitaria e gerarchica in una società individualistica. E nonostante i simboli sbandierati, non è un ritorno al passato. L’ombra del fascismo si stende sulla democrazia, anche quando, come la nostra, è nata nella lotta antifascista. La ragione della sua persistenza non può essere spiegata, semplicisticamente, con il fatto che non ci sia sufficiente radicamento della cultura dei diritti. Si potrebbe anzi sostenere il contrario. Ovvero, che sia proprio la vittoria della cultura dei diritti liberali (e senza una base sociale che renda la solitudine dell’individuo sopportabile) ad alimentare il bisogno di identità comunitaria.

Continua…

http://www.eddyburg.it/2017/07/il-presente-che-nutre-il-fascismo.html

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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