Se vi raccontano – lo fanno da decenni – che austerità, pareggio di bilancio e privatizzazioni servono per ridurre il debito pubblico, vi stanno coglionando.

Certo, un bilancio in pareggio è meglio di uno in forte deficit (anche ai tempi degli egizi o dei Maya), come sa ogni brava massaia e onesto padre di famiglia. Ma in tempi di crisi sei obbligato a usare il deficit, se non vuoi farti distruggere come capacità produttiva.

L’austerità nello spendere, in astratto, può di conseguenza risultare a volte utile; ma, per l’appunto, “dipende dalle condizioni” in cui ti trovi. E soprattutto da cosa intendi per austerità…

Che le privatizzazioni del patrimonio pubblico siano una chiave del successo di un paese, invece, è semplicemente una favola. Fatte oltretutto sotto minaccia di bancarotta, una privatizzazione è una svendita di patrimonio (produttivo!) sottocosto. E’ come svendere il macchinario funzionante per pagare un po’ di debiti e mangiare tutti i giorni. Alla fine ti sarai mangiato tutto, non riuscirai a produrre nuova ricchezza; insomma, non ti riproduci più.

Continua…

http://contropiano.org/…/la-germania-incassa-134-miliardi-e…

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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