Francesco Cecchini

Il leader sociale Ezequiel Rangel, membro della Associazione Contadina della regione Catatumbo (ASCAMCAT), è stato ucciso il 16 luglio in una zona rurale del municipio di El Carmen.  Con l’omicidio di Rangel sono oltre una cinquantina gli omicidi di dirigenti sociali e difensori dei diritti umani avvenuti nel 2017.

Il link con un articolo generale sul tema è il seguente:

https://www.ancorafischiailvento.org/2017/07/17/colombia-assassini-leaders-sociali

La regione è stata abbandonata dai guerriglieri delle FARC-EP che si sono ritirati nelle zone di concentrazione, las veredas. Vi opera l’ELN, ma vi è una crescente presenza di gruppi paramilitari che minacciano morte e colpiscono.

Nel Catatumbo il 70% della popolazione vive in condizioni di povertà; solo il 6% delle strade sono pavimentate; sistema di elettricità e fognature sono un lusso che pochi possono permettersi villaggi; L’analfabetismo raggiunge il 30% della popolazione, e l’ospedale più vicino è a quattro a sette ore, a Cucuta, capitale del dipartimento di Norte de Santander appartiene a questa zona.

Significativo il comunicato della ASCAMCAT.

Il ​​16 luglio, è stato ucciso il leader sociale Ezequiel Rangel, membro della Associazione Contadina della regione Catatumbo (ASCAMCAT) e militante del  movimento politico e sociale Marcha Patriotica.  Secondo le testimonianze di persone vicine, la Domenica nel villaggio di Guamalito, nel comune di Carmen, Norte de Santander, a circa le 5: 30 pm, compagno e leader Ezequiel Rangel si allontanò da casa sua e che circa 10: 12:00 era alla guida di una moto sulla strada che conduce al villaggio di Santa Ines. Infine circa 5:00 17 luglio e attraverso una telefonata gli era stato detto alla sua famiglia che Ezequiel era stato ucciso nel villaggio di Aguilar Vegas con diversi colpi di arma da fuoco. L’Associazione Contadina di Catatumbo invia un messaggio di solidarietà alla famiglia del compagno Ezequiel Rangel e denuncia questo nuovo attacco contro leader sociali e attivisti per i diritti umani in Colombia e nella regione del Catatumbo, dove negli ultimi 24 mesi vi sono state molti assassinii in diversi comuni. Ci opponiamo a queste uccisioni in questo momento epocale che la Colombia sta attraversando lella costruzione di pace con giustizia sociale. 

Sono state assassinate persone che con sforzi e sacrifici hanno voluto dare un contributo per la costruzione di una nuova forma di convivenza, di unità e di progresso sociale nella nostra regione che per oltre cento anni ha dovuto sopportare il flagello della violenza sociale. È opportuno precisare che l’Associazione Contadina del Catatumbo ed i suoi affiliati in finora quest’anno sono stati vittime di continue accuse e molestie da parte dei media, settori politici, come minacce di morte da parte di gruppi paramilitari, come l’Urabenos de la Frontera e casi, come ha sottolineato in questo momento non dovrebbe essere isolato da tutti questi attacchi sistematici e mirati contro ASCAMCAT. Dobbiamo denunciare l’assassinio di Ezequiel Rangel e fare appello urgente al governo. Chiediamo che la vita, l’onore e la proprietà del popolo contadino garantita da norme costituzionali sia rispettata e chiediamo alle autorità competenti di indagare e chiarire quello che è accaduto.

In teoria in Colombia, grazie agli accordi tra governo e FARC-EP, si dovrebbero vedere progressi in materia di sicurezza per l’intervento delle Forze Armate e della Polizia Nazionale nelle zone abbandonate dalla guerriglia.

L’ Esercito Nazionale   ha 300.000 militari   suddivisi in1080 posti di comando e basi in tutto il territorio nazionale di cui 68.000 in 160 comuni abbandonati dalle FARC-EP. Inoltre l’Esercito ha in programma di creare Unità Operative di Stabiizzazione e Consolidazione (Comandos Operativos de Estabilización y Consolidación) nelle zone a rischio di sicurezza a causa dei paramilitari.

La Polizia Nazionale ha 172.000 poliziotti in tutta la Colombia di cui 12.000 nelle zone di concentrazione.  La Polizia Nazionale ha creato un Cuerpo Élite di un migliaio di agenti scelti per combattere azioni criminali contro laders sociali e difensori dei diritti umani.

Tutto questo però finora non ha causato la diminuzione delle minacce e degli assassinii di ex guerriglieri, di leaders sociali e di difensori dei diritti umani.

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy