Un breve articolo di Eurostat pubblicato sul sito della Commissione Europeariporta che una percentuale spaventosamente alta (mediamente un terzo) della popolazione europea non può permettersi nemmeno una settimana di vacanza in un anno. In Italia la percentuale supera il 45%, meno del picco del 51% del 2013, ma più del 40% del 2010. L’articolo vorrebbe terminare su una nota positiva, mostrando che la percentuale di persone che non possono permettersi le vacanze è in diminuzione in gran parte della UE (ma non in alcuni paesi tra cui la Grecia). Tuttavia è da sottolineare che tale numero è elevato anche in molti paesi dell’Europa occidentale, e che il dataset è limitato al solo periodo di crisi (2010-2016), quindi non è possibile fare comparazioni col periodo precedente alla crisi.

Eurostat,

Per molte persone nell’Unione Europea (UE) l’estate significa viaggi e vacanze. Tuttavia circa un terzo (32,9%) della popolazione UE non può permettersi una vacanza di una settimana all’anno lontano da casa. A trovarsi in questa situazione sono leggermente di più le famiglie con figli (34,6%) rispetto alle famiglie senza figli (31,3%).

La percentuale più bassa si trova in Svezia, quella più alta in Romania e in Croazia.

La Svezia (con l’8,2%), seguita dal Lussemburgo (13,1% nel 2015), Danimarca (13,7%), Finlandia (14,2%), Austria (15,4%) e Olanda (16,2%) sono i paesi membri della UE con le percentuali più basse di persone che non possono permettersi questa settimana di vacanza in un anno.

Sul lato opposto della classifica, più di 6 persone su 10 non possono permettersi la settimana di vacanza all’anno lontano da casa in Romania (66,6%) e Croazia (62,8%). A essere nella stessa situazione è oltre la metà della popolazione in Bulgaria (56,4%), Grecia (53,6%), Cipro (53,5% nel 2015) e Ungheria (50,7%).

 

Il dataset da cui sono presi questi dati può essere reperito qui.

Nel corso degli ultimi cinque anni la proporzione di popolazione che non può permettersi una settimana di vacanza è diminuita in tutti i paesi membri eccetto Cipro (dal 47,6% del 2011 al 53,5% del 2015), Danimarca (dal 10,5% del 2011 al 13,7% del 2016) e Grecia (dal 51,2% del 2011 al 53,6% del 2016).

La diminuzione più notevole si è registrata in Lettonia (dal 63,4% del 2011 al 37,1% del 2016, ovvero -26,3 punti percentuali), seguita da Polonia (-19,3 punti), Estonia (-18,6 punti), Bulgaria (-16,9 punti), Malta (-16,7 punti) e Ungheria (-15,6 punti).

A livello UE la percentuale di popolazione che non può permettersi la settimana di vacanza è diminuita di 5,1 punti percentuali tra il 2011 e il 2016, scendendo dal 38,0% al 32,9%.

 

vocidallestero

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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