Teatro del Casinò di Sanremo, 9 novembre 2016. Il sindaco di Predappio Giorgio Frassineti (PD) partecipa alla presentazione di un libro di Edda Negri Mussolini, nipote di Benito. Insieme a Frassineti ci sono Antonio Canessa dell’associazione «Memento», parte della rete di estrema destra Lealtà Azione (da più partidefinita tout court neonazista) e Francesca Bosso dell’associazione «Et Ventis Adversis», altro sodalizio dello stesso network. Questa foto è stata caricata sulla testata on line Sanremo News con il nome «Tavolo dei relatori 9 novembre 2016» e ripresa sulla pagina Facebook di «Et Ventis Adversis». Frassineti è il terzultimo da destra, accanto a lui Canessa di Lealtà Azione. Per avere maggiori informazioni su Lealtà Azione, clicca sull’immagine. Ma solo dopo aver letto, qui sotto, come ha risposto il sindaco di Predappio a chi gli chiedeva conto di tale “vicinato”.

Con un certo ritardo, ma anche con un certo stile, il sindaco di Predappio Giorgio Frassineti (PD) replica e fornisce spiegazioni sull’evento che lo riguarda incluso nell’inchiesta CasaP(oun)D. Rapporti con l’estrema destra nel ventre del partito renziano. Nella didascalia qui sopra ricordiamo brevemente di cosa si tratta. Ecco la risposta di Frassineti, con annesse spiegazioni.

«Il signor WuMinchia potrebbe occupare il suo tempo diversamente che non occuparsi dova va il sindaco di Predappio. Per dire, nel suo anonimato potrebbe anche farsi i cazzi suoi. No. Insiste. Ciccio Minchia, era al teatro del casinò di San Remo. Si presentava un libro e tu non eri invitato. Tira il culo? Pazienza. Diversamente sei un vero WuMinchia.»

«Il signor WuMinchia potrebbe occupare il suo tempo diversamente che non occuparsi dova va il sindaco di Predappio. Per dire, nel suo anonimato potrebbe anche farsi i cazzi suoi. No. Insiste. Ciccio Minchia, era al teatro del casinò di San Remo. Si presentava un libro e tu non eri invitato. Tira il culo? Pazienza. Diversamente sei un vero WuMinchia.»

A una richiesta di ulteriori spiegazioni, il sindaco – sempre mantenendo toni pacati – ha risposto così:

«Se ti fanno una foto con uno che non conosci, che non ha partecipato al dibattito, e che è lì e non sai perché, cosa pensi? Niente. Ti incazzi quando strumentalizzano un niente. E pensi subito che questa gente è pericolosa perché cerca l'odio tra le persone. Un fatto normale, in un posto normale, con 300 persone normali, a maggioranza di sinistra, viene dipinta come una sordida riunione. Io non so chi sia questo wu ming. Ma credo che lo denuncerò.»

«Se ti fanno una foto con uno che non conosci, che non ha partecipato al dibattito, e che è lì e non sai perché, cosa pensi? Niente. Ti incazzi quando strumentalizzano un niente. E pensi subito che questa gente è pericolosa perché cerca l’odio tra le persone. Un fatto normale, in un posto normale, con 300 persone normali, a maggioranza di sinistra, viene dipinta come una sordida riunione. Io non so chi sia questo wu ming. Ma credo che lo denuncerò.»

La chiave è nel botta-e-autorisposta: «Cosa pensi? Niente. Ti incazzi».

Frassineti, come certi personaggi immortalati nella colonna qui a destra (box «Hanno detto di noi»), non sapendo come argomentare ci chiama “WuMinchia” (originalissimo! 😀) e, sulla scia di altri esponenti del suo partito, minaccia querele. Ma non ha alcun appiglio: noi e Nicoletta Bourbaki abbiamo spiegato chi c’era a quell’evento e in quella foto. Sono fatti. Invece di abbandonarsi ad attacchi di collera, il sindaco dovrebbe rispondere nel merito.

Inoltre, è falso che le persone da noi nominate non abbiano partecipato al dibattito, come sostiene Frassineti. Su questo sono chiari i resoconti giornalistici: «Sono, quindi, intervenuti Francesca Bosso per l’associazione “et ventis adversis” e Antonio Canessa per il sodalizio “Memento”.»

Frassineti dice che non conosceva i suoi correlatori. Se è vero, è grave. Chi ricopre un ruolo istituzionale non dovrebbe accettare inviti alla cieca. Dovrebbe informarsi prima sul contesto.

E il contesto era chiaro. Aggiungiamo che, come annunciato sulla locandina, al termine del dibattito ha suonato Skoll, rockettaro «identitario» – eufemismo per neofascista – vicino a Casapound, autore e cantante di versi immortali come: «Vieni a passeggio con me sul ponte Mussolini / dove corrono i bambini / con i fazzoletti neri / oggi come ieri […] E gli eroi fascisti gettarsi sulle baionette nemiche / E la lupa romana ci guarda con amore…»

Ma a Frassineti il contesto sembra «normale», anzi, addirittura «di sinistra».

Ricordiamo che Frassineti è il responsabile politico del progetto di “museo del fascismo” a Predappio. Già gli auspici non ci sembravano buoni (vedi la discussione qui). Ora abbiamo diversi motivi in più per seguire quella vicenda con attenzione e inquietudine.

https://www.wumingfoundation.com/giap/2017/08/frassineti-risponde/

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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