Coloro che pensavano che i benefattori dell’umanità fossero i Pasteur o i Fleming, o quelli che soccorrono le vittime delle guerre e delle carestie, faranno bene ad aggiornare i loro parametri. I tempi stanno cambiando. The times they are a changin’.

I benefattori dell’umanità oggi operano nel settore dei dispositivi elettronici. Lo sostiene il numero uno di Apple, che a Firenze ha incontrato gli studenti italiani che, secondo quando riportano i cronisti, lo hanno accolto con ovazioni da rockstar. (Valli a capire poi, questi studenti.)

I moderni filantropi, dunque, nascono dall’incontro tra gli standard lavorativi delle megafabbriche di Pegatron a Shanghai e Foxconn a Shenzhen e l’aliquota agevolata d’Irlanda, che per Apple era dell’1%, poi è scesa allo 0,5%, e poi allo 0,005%. Cioè, in proporzione, 1/20, 1/40 e 1/4000 di quanto paga un normale lavoratore dipendente.

Che dire, ce ne devono essere parecchi in giro, di questi benefattori, se le condizioni dell’umanità sono quelle che sono.

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Di Giovanni

"Trascorsi nell'antico Pci, ho lavorato in diverse regioni italiane e all'estero (Francia, Cina, Corea), scrittore per hobby e per hobby, da qualche tempo, ho aperto anche un blog ( quartopensiero ) nel quale mi occupo, in maniera più o meno ironica, dei temi che mi stanno a cuore: laicità, istruzione, giustizia sociale e cose di questo tipo."

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