FRANCESCO CECCHINI.

Il premio Sacharov all’opposizione golpista venezuelana annunciato a fine ottobre dal presidente del Parlamento Europeo, ex monarchico, ex An e ora Forza Italia, Antonio Tajiani è stato ritirato nel corso di una cerimonia lo scorso 13 dicembre. Hanno partecipato molti esponenti dell’opposizione, primo fra tutti Julio Borges, speaker dell’Assemblea Nazionale, successore di Capriles, che lo ha ritirato. Il Gruppo confederale della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica ha boicottato la cerimonia di consegna del premio. La responsabile di Izquierda Unida, l’eurodeputata spagnola Marina Albiol Guzman, ha spiegato le ragioni del boicotaggio. “In passato, magari, questa organizzazione sovranazionale poteva avere una certa verginità e credibilità. Dopo ex Jugoslavia, Iraq, Libia, Siria, Yemen, Ucraina e ora Venezuela, l’Unione Europea non ha semplicemente diritto di pronunciare una sola sillaba sul tema dei diritti umani. Dopo quello che l’Unione Europea permette in termini di macelleria sociale, distruzione di Welfare e norme minime di dignità dei lavoratori all’interno dei suoi paesi membri, l’Unione Europea non ha semplicemente diritto di pronunciare una sola sillaba credibile sul tema dei diritti in generale.” Vedere articolo pubblicato da L’AntiDiplomatico.

http://www.lantidiplomatico.it/dettnews-cagna_comunista_hate_speech_di_oppositori_democratici_venezuelani_premiati_dallue_per_i_diritti_umani_contro_leurodeputata_critica/5694_22475/
In Italia lo schierarsi, senza indugio,  dell’Unione Europea e di Antonio Tajani dalla parte dei golpisti venezuelani è stato criticato da organizzazioni e da movimenti che appoggiano la rivoluzione bolivariana, da giornali come il Manifesto e da alcuni blog come l’AntiDiplomatico e Ancora Fischia il Vento, ma, tutto sommato, è stato accettato a livello di opinione pubblica. In questo senso hanno giocato una serie di menzogne che circolano e sono diffuse sul governo di Maduro. Le principali sono le seguenti.

IL GOVERNO VENEZUELANO E’ UNA DITTATURA. Il Venezuela, è membro del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite (UNHRC, in inglese United Nations Human Rights Council), con sede a Ginevra. Questo organo sussidiario dell’Assemblea generale, lavora a stretto contatto con l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani. Il Venezuela all’inizio del 2017 ha superato la revisione periodica universale (Universal Periodic Review UPR) dei risultati nel campo dei diritti umani.  Il Venezuela ha superato anche la precedente revisione, superando di gran lunga gli Stati Uniti che sono il suo principale detrattore. IL VENEZUELA E’ UN NARCO STATO. Il Venezuela confina con Colombia, che è il più grande produttore / esportatore di cocaina del mondo, e questo lo ha fatto un paese di transito di questa droga verso gli Stati Uniti e l’Europa. Di transito involontario, ma non produttore, infatti l’ONU ha più volte, l’ultima nel 2016, dichiarato che il Venezuela un paese privo di coltivazioni illecite.  Dopo l’espulsione dal paese della Drug Enforcement Agency (DEA) degli Stati Uniti, il sequestro di droga. VENEZUELA E’ ISOLATA NEL MONDO.  Il Venezuela è diventato membro temporaneo del Consiglio di sicurezza dell’ONU. Fino al 2019 ha la presidenza pro tempore del Movimento dei Paesi Non Allineati a cui partecipano oltre 120 paesi che rappresentano oltre il 55% della popolazione mondiale. Inoltre vi sono vittorie diplomatiche vinte contro gli Stati Uniti e i suoi alleati negli ambiti del Consiglio di sicurezza dell’ONU e dell’Organizzazione degli Stati americani (OAS, spesso OSA).  VENEZUELA SOFFRE DI UNA CRISI UMANITARIA NEL SETTORE DELLA SALUTE. Vi sono problemi con medicinali e forniture mediche di origine straniera, la cui importazione è stata assunta direttamente dal governo rivoluzionario una volta che le compagnie farmaceutiche locali, dopo aver ricevuto la necessaria valuta estera per importarle ad un prezzo preferenziale, si sono rifiutati di farlo; tuttavia, questo compito viene boicottato da agenti esterni seguendo gli ordini dell’impero, come nel caso del governo colombiano, che poche settimane fa ha vietato la vendita allo stato venezuelano di medicinali contro la malaria e la malaria.  Per concludere, è opportuno e necessario notare che, nonostante la terribile guerra economica che gli Stati Uniti e i suoi alleati fanno da anni, Venezuela è ancora uno dei pochi paesi al mondo che ha cure mediche completamente gratuite per la gente. IN VENEZUELA C’E’ UNA CRISI ALIMENTARE. In questi anni della rivoluzione bolivariana la produzione è aumentata fino a coprire l’85% del cibo che i venezuelani consumano. Quello che succede perché che questa produzione è controllata da due grandi società con capitale transnazionale che, essendo monopolistiche, decidono quando collocare e quando prendono prodotti che generano scarsità dal mercato. Accade anche che una grande quantità del cibo che produciamo o importiamo, venduto ad un prezzo molto basso perché è sovvenzionato dal governo a beneficio della popolazione, viene deviato illegalmente verso i paesi vicini, come la Colombia, VENEZUELA FA PARTE DELL’ASSE DEL MALE. Secondo gli Stati Uniti (già nel 2007 fu pubblicato un memorandum ufficiale della National Security Agency degli Stati Uniti NSA)  il Venezuela fa parte dell ‘”Asse del Male”, perché nel pieno esercizio della sua sovranità, e come un forte sostenitore della necessità di contribuire alla creazione di un mondo multipolare, mantiene relazioni eccellenti cooperazione diplomatica, commerciale, culturale e militare, mantiene relazioni eccellenti cooperazione diplomatica, commerciale, culturale e militare con paesi considerati “malefici”, come l’Iran per esempio. VENEZUELA NON PAGA IL DEBITO ESTERO.  Quello che realmente accade è che il Venezuela, che durante il governo del presidente Maduro ha pagato poco più di 70.000 milioni di dollari come debito finanziario, ha avuto serie difficoltà. Tra le quali, ha avuto serie difficoltà nell’onorare i pagamenti in dollari, a causa delle sanzioni degli Stati Uniti che impediscono il rimpatrio. Dei dividendi del CITGO Petroleum Corporation in quella valuta. Ciò costringe il Venezuela ai suoi creditori un rifinanziamento del suo debito. A fine novembre ha raggiunto un accordo sul debito con la Russia. IL GOVERNO NON INDICE ELEZIONI. I governi di Chavez e Maduro devono detenere un record mondiale per aver promosso 23 consultazioni elettorali.

L’OPPOSIZIONE E’ MAGGIORANZA ED E’ DEMOCRATICA. Opposizione maggioritaria?  Il governo Maduro ha stravinto alle elezioni municipali dello scorso 10 dicembre e si prepara a trionfare anche alle elezioni presidenziali del 2018 facendo piazza pulita dell’opposizione. Alle municipali il Psuv, Partito Socialista Unito del Venezuela ha conquistato 17 governatori su 22. L’affluenza alle urne è stata superiore al 61%. Le operazioni di voto si sono svolte senza incidenti, in un clima tranquillo. Il Psuv si appresta a vincere con la stessa maggioranza le presidenziali del 2018.                                                Opposizione democratica? La storia dell’opposizione è stata sempre profondamente antidemocratica: colpo di stato riuscito nell’aprile del 2002; in seguito numerosi tentativi falliti di colpi di stato; uno sciopero che ha sabotato l’industria petrolifera dal dicembre 2002 al febbraio 2003; tre giornate di sanguinoso terrorismo che hanno causato moltissimi morti: nel maggio 2003, da febbraio a maggio 2014 e da aprile a luglio 2017.

IL VENEZUELA E’ UNA MINACCIA PER GLI STATI UNITI. Barak Obama lo ha firmato in Ordine Esecutivo il 3 maggio 2005 estendendo poi fino alla fine del suo mandato all’inizio del 2017, nonostante un’intervista che smentiva tale assurdità. Tale presa di posizione è fatta propria in pratica anche da Trump che ha perfino minacciato il Venezuela di intervento militare. Una simile menzogna non merita commenti che smentiscano l’assurdità che il Venezuela sia una minaccia per gli Stati Uniti, va si sottolineato come questa costituisca una minaccia per la pace in America Latina.

Di fronte a questa situazione è vitale costruire e diffondere a tutti i livelli una informazione corretta che analizzi in maniera seria la situazione venezuelana, individuando i successi della rivoluzione bolivariana e le azione di boicottaggio internazionale guidata dagli Stati Uniti e dai suoi alleati e interna fatta da un’opposizione antidemocratica e golpista.

Link con precedenti articoli pubblicati da Ancora Fischia il Vento sul tema sono i seguenti.

https://www.ancorafischiailvento.org/2017/11/18/raddoppio-delle-sanzioni-venezuela

https://www.ancorafischiailvento.org/2017/11/19/russia-venezuela-firmano-un-accordo-la-ristrutturazione-del-debito-caracas/

https://www.ancorafischiailvento.org/2017/12/04/alla-leopolda-lestrema-destra-venezuelana

https://www.ancorafischiailvento.org/2017/05/18/bugie-verita-sul-venezuela-bolivariano

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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