In molti ci avete scritto in questi giorni per chiederci: ma da chi sarà composta la lista “Potere al popolo!”? Come si decideranno le candidature? Avete ragione: dopo decenni in cui abbiamo visto e vediamo tutte le forze politiche calare le candidature dall’alto, imponendole ai territori, noi vogliamo, come promesso, “fare tutto al contrario”. Per cui intendiamo applicare davvero un principio democratico e dal basso: decidono i territori!

Siamo infatti arrivati a più di cento assemblee, e altre se ne stanno aprendo, e questo nonostante il nostro movimento non sia cominciato nemmeno due mesi fa e non abbia sponsor illustri, finanziamenti e chissà quali pubblicità. Quello che sta accadendo è davvero qualcosa di incredibile: nessuna forza politica in Italia è riuscita a fare qualcosa di analogo, a portare le persone a discutere insieme del programma, del percorso politico, e anche dei candidati!

Sarà dunque compito delle assemblee territoriali decidere chi saranno i candidati che rappresenteranno al meglio gli elettori dei collegi uninominali e plurinominali. Qui troverete i criteri per scegliere le candidature, e le modalità di convocazione delle assemblee. Vi invitiamo a partecipare e a scegliere per il bene collettivo: abbiamo una grande occasione di rompere finalmente con pratiche che hanno fatto disaffezionare le persone alla politica, abbiamo una grande occasione di innovare il panorama politico italiano, portando in primo piano i soggetti sociali, le lotte, i volti che non sono mai rappresentati: facciamone buon uso!

Le indicazioni che seguono rappresentano il tentativo di tradurre in pratica le indicazioni emerse dalle oltre 100 assemblee che si sono tenute in queste settimane in tutta Italia. Dando per scontata la piena adesione dei candidati al Manifesto e al Programma della lista, i criteri a cui attenersi nella costruzione delle liste sono fortemente innovativi e massimamente democratici:

– Ogni proposta di candidatura per il candidato unico dei Collegi Uninominali e per quelli della lista dei Collegi Plurinominali va presentata da un gruppo di almeno 30 aderenti o da un’assemblea territoriale, e va accompagnata da una specie di “curriculum sociale” del candidato e da una sua dichiarazione di accettazione del programma della Lista. Tutte le proposte vanno comunicate alle presidenze delle assemblee territoriali.

– Le liste dei candidati, sia per i listini plurinominali che per i collegi uninominali, saranno decisi dalle assemblee territoriali. L’ascolto dei territori, il loro protagonismo, è un tratto distintivo e irrinunciabile del movimento politico “Potere al popolo!”.

Le assemblee territoriali

Le assemblee territoriali devono essere annunciate tramite il sito e la pagina facebook di “Potere al popolo!”, fortemente pubblicizzate per garantire la massima partecipazione e dovranno essere convocate entro il 4 gennaio per tenersi entro domenica 14 gennaio, giorno-limite in cui andranno improrogabilmente comunicate le candidature sui collegi uninominali e plurinominali (alla casella di posta poterealpopolo2018@gmail.com,  indicando come oggetto “lista” e “collegio”). In ogni caso la convocazione delle assemblee dovrà avvenire in forma pubblica almeno 4 giorni prima della data dell’assemblea stessa.

Il criterio che intendiamo utilizzare è quello di fare le assemblee decisionali in modo da favorire la massima partecipazione dei compagni e delle compagne sul territorio.

Questo significa, di norma, fare nei collegi uninominali della Camera assemblee che decidano il candidato del collegio uninominale, formulino le proposte per il collegio plurinominale e per il Senato e che nominino 5 delegati per l’assemblea di Collegio Senatoriale e di Collegio plurinominale della Camera.
La riunione congiunta dei delegati nominati dalle assemblee di collegio uninominale deciderà i candidati del senato e le liste del collegio plurinominale, con l’ordine di presentazione dei candidati al loro interno.

In tutte le aree territoriali ove non sia possibile o sia ritenuto non opportuno fare assemblee di collegio uninominale – ad esempio le aree metropolitane – si terranno assemblee di collegio plurinominale o assemblee provinciali che decideranno i candidati dei collegi uninominali di competenza e – di norma, se il collegio plurinominale è più ampio della provincia – nomineranno 5 delegati per comporre la riunione decisionale a livello della circoscrizione plurinominale.

In caso di difficoltà a tenere assemblee diffuse sul territorio e se c’è un largo consenso, è possibile tenere direttamente assemblee di collegio plurinominale.

Il funzionamento delle assemblee territoriali deve essere tale da poter scegliere il nome dei candidati preferibilmente attraverso una sintesi sulla quale possa convergere tutta l’assemblea. Bisogna evitare decisioni prese a maggioranza tramite votazione, cercando di trovare una convergenza unanime, o almeno un consenso che vi si avvicini (orientativamente, i 2/3 dell’assemblea).
Chiediamo a tutte e tutti i partecipanti di avere buon senso e responsabilità storica, di avere chiara l’importanza del nostro movimento politico per il riscatto di questo paese, di scegliere candidati rappresentativi di questo sentimento nuovo che sta attraversando l’Italia.

Il Coordinamento Organizzativo

Il Coordinamento Organizzativo verifica la coerenza di tutte le candidature (uninominali e plurinominali) con il Manifesto e con il Programma, pena esclusione dei candidati dalle liste.

Il Coordinamento Organizzativo, solo al fine di correggere eventuali gravi problemi ed esclusioni, potrà intervenire al fine di modificare le liste plurinominali decise dai territori.

Il Coordinamento Organizzativo può avanzare proposte di candidature a vari livelli.

Nel caso in cui vi siano collegi plurinominali in cui non sia stato possibile tenere assemblee, sarà il Coordinamento Organizzativo a decidere le liste e ad operare direttamente per l’organizzazione della raccolta delle firme.

Il Coordinamento Organizzativo verifica, pena esclusione motivata ma insindacabile, che i candidati proposti abbiano un percorso civile, sociale e politico coerente con il movimento e i suoi scopi, che gli stessi non abbiano mai ricoperto per più di una volta il ruolo di parlamentari o di consiglieri regionali, che non abbiano mai ricoperto ruoli di governo né a livello nazionale né a livello regionale. Sono altresì candidabili solo le persone che non siano oggetto di procedimenti giudiziari o sentenze per reati con finalità di profitto personale, criminalità organizzata, corruzione, voto di scambio, contro la pubblica amministrazione, ambientali o comunque ignobili (delitti di genere, condotte violente verso i minori, a sfondo razziale, ecc). Al contrario, tutti gli attivisti fatti oggetto di procedimenti giudiziari legati a lotte sociali o disobbedienza civile possono essere candidati.

Le liste

I criteri prioritari sulla base dei quali le assemblee territoriali dovranno scegliere i candidati, e sulla base dei quali dovrà giudicare il Coordinamento Organizzativo sono i seguenti, elencati in ordine di importanza:

  1. Parità di genere: questo è un punto per noi davvero fondamentale;
  2. Radicamento sul territorio;
  3. Coerenza tra curriculum del candidato e programma elettorale;
  4. Equilibrio tra i settori di impegno sociale (lotta contro lo sfruttamento del lavoro, ambiente, salute, diritti, cultura, servizi, movimento delle donne, casa, migranti, beni comuni, internazionalismo, lotta per la pace, controinformazione, lotta alla repressione);
  5. Equilibrio tra le generazioni;
  6. Equilibrio tra i soggetti sociali che promuovono la lista;
  7. Equilibrio nella distribuzione territoriale al fine di esprimere al meglio l’articolazione del collegio.

A breve sarà pubblicata la “Dichiarazione di accettazione della candidatura”, che tutti i candidati dovranno sottoscrivere impegnandosi davanti alle assemblee territoriali. Nel frattempo vi auguriamo un buon inizio d’anno, che le assemblee territoriali possano fiorire, questo “noi” che si sta creando farsi sempre più largo e più stretto, e il nostro movimento crescere e arrivare ovunque!

Potere al popolo!

Ricordiamo che le liste vanno trasmesse al Coordinamento Organizzativo alla casella di posta poterealpopolo2018@gmail.comindicando come oggetto “lista” e “collegio”.

Come saranno formate le liste di “Potere al Popolo?” Ecco i criteri!

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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