Riceviamo e pubblichiamo
Un incendio di matrice dolosa ha inghiottito la sede sociale dell’associazione dei Briganti Rugby all’interno del campo San Teodoro liberato, nel quartiere periferico Librino in via del Giaggiolo a Catania. All’interno dell’immobile ormai distrutto, trovava spazio, oltre all’attività dei Briganti Rugby anche La librineria, la prima biblioteca sociale nel cuore del quartiere Librino, gli orti sociali, affidati a una quarantina di contadini cittadini; le associazioni sul territorio, la ludoteca, il doposcuola popolare, un gruppo di acquisto solidale, Siqillàh, la rete di economia solidale in Sicilia.
Solo pochi giorni prima si era svolta in quella sede l’assemblea territoriale della lista “Potere al Popolo”, riunendo al suo interno i vari comitati, associazioni, collettivi da tempo impegnati nel lavoro sociale e di vertenza nei quartieri della città per scegliere le candidature popolari, tra cui proprio quella di Piero Mancuso, fondatore dei Briganti, candidato all’uninominale alla Camera.
“Quel meraviglioso luogo dove tanti ragazzi si sono incontrati nelle circostanze più disparate è improvvisamente diventato un ricordo da conservare nella memoria, non c’è più. – si legge nel comunicato dei Briganti Rugby – “Non sappiamo chi possa aver compiuto questa infamia, in questo momento siamo davvero provati, sotto choc. Quel che è certo è che sarà stato qualcuno abituato a muoversi al buio, nell’ombra, per compiere gesti vigliacchi, barbari, incivili, codardi.”
Questa è la politica nella quale ci riconosciamo, non quella della spartizione di potere, dei discorsi altisonanti, ma quella di chi, a testa bassa e “sporcandosi le mani”, affronta ogni giorno le contraddizioni di questa società e alla barbarie prova a rispondere con la solidarietà e la partecipazione, costruendo una socialità e un modo di concepire la vita diversi.”
Ufficio stampa “Potere al popolo”