#FedericoOvunque: impedito l’ingresso al San Paolo di Napoli a una bandiera col volto del ragazzo ucciso dalla polizia. Lino Aldrovandi: «Vorrei un po’ di pace e serenità»

di Checchino Antonini

È successo di nuovo: tifosi multati per aver portato in uno stadio, in questo caso il San Paolo di Napoli, uno striscione con il volto di FedericoAldrovandi, il giovane ucciso nel 2005 in un parco di Ferrara, durante un controllo di polizia. Va avanti da due mesi la campagna #FedericoOvunque, stimolata da Acad, l’associazione contro gli abusi in divisa, dopo il divieto per i tifosi della Spal a mostrare all’Olimpico il bandierone col volto del diciottenne ucciso da quattro agenti a Ferrara, il 25 settembre del 2005. E va avanti la repressione negli stadi da parte degli organi sportivi e polizieschi. Un paradosso che vede l’utilizzo di uno strumento pensato per prevenire contenuti violenti, xenofobi e fascisti contro chi denuncia, invece, un abuso di polizia feroce e una scia infinita di tolleranza e complicità da parte di una sottocultura violenta che persiste in vasti settori di polizia, di sindacalismo e di politica. Non è un caso che Salvini abbia messo in lista uno dei leader di quel sindacato, il Sap, che tributò una scioccante standing ovation ai quattro agenti condannati in tre gradi per l’omicidio di Federico Aldrovandi. Quello stesso segretario s’era contraddistinto per aver attaccato i familiari del giovane ucciso nelle fasi della faticosa controinchiesta che impedì l’insabbiamento della vicenda.

 

L’episodio di ieri al S.Paolo lo segnala su Fb il padre di Federico Lino Aldrovandi: «A Napoli (come accaduto ad altri ragazzi: Parma, Torino, Firenze, Siena, Prato…) in occasione dell’incontro Napoli-Bologna, dalla Questura è stata contestata a ragazzi tifosi del Bologna la seguente violazione al regolamento d’uso dello stadio San Paolo: ‘In possesso di uno striscione raffigurante il volto di Federico Aldrovandi striscione per il quale non vi era autorizzazione all’ingresso all’interno dello Stadio, pertanto lo striscione viene sequestrato’…», con multa di 166,66 euro. «Vorrei – prosegue – un po’ di pace e serenità, e limitarmi ogni tanto a sorridere con il cuore a quell’immagine se esposta, quasi pensandoti lì con quei ragazzi a incitare la vita, perché è quello che in fin dei conti si tratta».

«Ciao Federico oggi con noi a Napoli non ti hanno fatto entrare – si legge sulla pagina fb di Forever Ultras Bologna 1974 – ti hanno requisito e multato. Ma non sanno che tu sei OVUNQUE!perché’ tu sei noi e noi continueremo a provarci! Perché ALDRO VIVE».

 

 

#FedericoOvunque, ancora tifosi multati

 

Di Nardi

Davide Nardi nasce a Milano nel 1975. Vive Rimini e ha cominciato a fare militanza politica nel 1994 iscrivendosi al PDS per poi uscirne nel 2006 quando questo si è trasformato in PD. Per due anni ha militato in Sinistra Democratica, per aderire infine nel 2009 al PRC. Blogger di AFV dal 2014

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