Francesco Cecchini

Dopo 16 ore di apertura dei seggi, i voti sono stati contati e l’ora della verità è arrivata. Potere al Popolo non è riuscito a superare lo sbarramento del 3% e non potrà quindi schierare nel prossimo Parlamento una combattiva e decisa pattuglia di rappresentanti del popolo italiano. I candidati, in prevalenza donne, sono stati espressione delle lotte nei territori e non calati dall’alto e preparati culturalmente e politicamente. Potere al Popolo è giovane, è nato a novembre 2017 dallappello firmato dal centro sociale napoletano Je So Pazzo e dalle conseguenti 150 assemblee svoltesi su tutto il paese, ma sta crescendo ogni giorno. La lotta territoriale e politica di Potere al Popolo non finisce il 4 marzo. Potere al Popolo ha un ampio respiro e radici nella società e nel territorio che permetteranno di costruire un percorso politico alternativo oltre questa data. La forma sarà un Frente Amplio federativo che vedrà uniti organizzazioni politiche, come il PCI e Rifondazione Comunista, pezzi di sindacato, centri sociali, comitati, movimenti di lotta, No Tav, No Tap, No Muos, No Grandi navi, Clash City Workers. Sul chi siamo e sul che fare Potere al Popolo continuerà a discutere e a definire, innanzitutto nell’Assemblea Nazionale che si terrà a Roma al Teatro Italia il 18 marzo. Importante sarà anche la scadenza delle elezioni europee del 2019 tenendo conto dell’appoggio a Potere al Popolo di organizzazioni politiche quali politica : Partido Comunista Português, Parti communiste français, Parti du Travail de Belgique. Die Linke, Sinn Féi, Izquierda Unida, La France Insoumise, Front de Gauche, Λαϊκή Ενότητ Popular Unity (Grecia), Socialist Party (Paesi Bassi), Euskal Herria Bildu (Paesi Baschi), Momentum, (Gran Bretagna). Non presente in parlamento, ma nel paese Potere al Popolo porterà avanti i punti principali del programma elettorale: difesa e rilancio della Costituzione, no a quest’Europa, uscita dalla Nato, cancellazione del Job acts, della riforma Fornero su lavoro e pensioni e della Buona Scuola, reddito minimo garantito, messa a disposizione di 1.000.000 di alloggi sociali ed molti altri. L’augurio a Potere al Popolo e a noi tutti che partecipamo e sosteniamo è di continuare nella società la lotta intrapresa, costruendo una rete collettiva che permetta la mobilitazione popolare e che attacchi finalmente la classe dirigente di questo paese promuovendo riforme per redistribuire la ricchezza e ampliare I meccanismi di partecipazione democratica e di controllo popolare dal basso sul funzionamento e lefficienza di istituzioni pubbliche e private.

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

Un pensiero su “POTERE AL POPOLO, GUARDA OLTRE IL 4 MARZO.”

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