Mohamed Dihani e Omar Zein Bachir
Ginevra – La comunità saharawi in Italia insieme alla Rete Nazionale di Solidarietà con il Popolo Saharawi hanno organizzato un pullman da Sesto Fiorentino per partecipare alla manifestazione organizzata dall’associazione Hija de Saguia e la rappresentanza del Fronte Polisario a Ginevra.
La manifestazione organizzata nella Piazza delle Nazioni Unite di fronte al quartier generale del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite.
Le associazioni proveniente da tutta l’Europa e dai territori occupati del Sahara Occidentale e dall’America hanno denunciato le “gravi violazioni” dei diritti umani nel corso dell’occupazione marocchina nel Sahara Occidentale, invitando le Nazioni Unite ad agire per proteggere il popolo saharawi.
La trentaquattresima sessione del Consiglio dei diritti umani tutti gli attivisti hanno denunciato il doloso silenzio mediatico imposto sulla situazione nei territori occupati dal Marocco.
Confermando le “gravi violazioni commesse dallo Stato marocchino contro il popolo sovrano e la negazione reiterata del suo diritto all’autodeterminazione”.
Le associazioni e la comunità saharawi attive in Europa e in America ed i movimenti di solidarietà con la causa saharawi, hanno manifestato sventolando le bandiere saharawi e con manifesti davanti al Consiglio dei diritti umani per chiedere alla comunità internazionale urgentemente di intervenire per la liberazione dei prigionieri politici nelle carceri marocchine e proteggere i civili saharawi nella parte occupata del Sahara occidentale e fine della repressione praticata da parte dello stato del Marocco.
La manifestazione mira a ricordare al Consiglio dei diritti umani e alle Nazioni Unite di assumersi le proprie responsabilità nei confronti del popolo saharawi che continua a soffrire e continua il suo esilio per oltre quaranta anni.
Le associazioni e la Comunità Saharawi Estera hanno chiesto al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite di adottare misure urgenti per proteggere i diritti della popolazione del Sahara occidentale e in particolare: il diritto all’autodeterminazione, previsto dal piano di pace congiunto tra le Nazioni Unite. Organizzazione dell’unità africana nel 1991, approvata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite con la risoluzione 658 (1990).I partecipanti alla manifestazione hanno chiesto di estendere il mandato della missione delle Nazioni Unite per il referendum nel Sahara occidentale per monitorare la situazione dei diritti umani nelle aree occupate.