“O POVO UNIDO JAMAS SERA VENCIDO”

Il popolo brasiliano ha cercato di impedire che Luis Inacio Lula da Silva abbandonasse la sede del Sindacato dei Metallurigici ABC a San Bernardo Do Campo, nella periferia di San Paolo, dove si trovava dopo aver saputo dell’ordine di cattura.  Militanti del Partito dei Lavoratori (Partido dos Trabalhadores, PT, ) del Movimento Sem Terra (Movimento dos Trabalhadores Rurais Sem Terra)  di sindacati, di semplici cittadini sostenitori dell’ex presidente sono rimasti tutto il giorno attorno all’edificio, determinati a impedire al governo di Michel Temer, attraverso il giudice Sergio Moro, di imprigionare Lula con lo scopo di togliergli possibilità di presentarsi alle elezioni presidenziali del prossimo ottobre. In un discorso pronunciato sabato mattina 7 aprile, Lula  richiamò  la sua esperienza ed eredità politica dopo 50 anni di militanza. ” Il crimine che ho commesso è stato quello di sollevare milioni dalla povertà”, ha detto. Inoltre ha incoraggiato il popolo brasiliano a continuare la lotta mentre è in prigione. “Ci sono milioni di Lula che camminano con me e non hanno modo di fermarli, non hanno modo di fermare il nostro sogno.” Lula è stato condannato a una pena detentiva  di 12 anni  per  aver avuto un appartamento come frutto di una tangente, secondo il giudice Sergio Moro, ma non è mai stato provato che lui o sua moglie accettassero quella proprietà o che avessero ricevuto un titolo di proprietà o che lo avessero affittato o addirittura che fossero stati lì.  La detenzione è stata decisa dopo che il Supremo Tribunale federale respinse un habeas corpus presentato la difesa di Lula.                                   Lasciato il sindacato e diretto alla polizia Lula è stato  circondato da una folla immensa e ha ribadito: “Ho intenzione di presentarmi alla polizia con la testa alta e la storia mostrerà che quelli che hanno commesso un crimine sono stati coloro che mi hanno accusato” . L’azione antidemocratica e fascista di imprigionare Lula va sconfitta con la mobilitazione non solo del popolo brasiliano, ma internazionale, per esempio  la raccolta di firme, promossa da Peréz Esquivel, per il conferimento del Premio Nobel per la Pace per aver vinto la fame in Brasile. Inoltre sarà importante la sua partecipazione alle elezioni del prossimo ottobre e la sua elezione a Presidente del Brasile.

LULA ENTRA IN PRIGIONE A TESTA ALTA.

 

 

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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