Washington ha confermato la consegna [in inglese] di sistemi missilistici anticarro FGM-148 Javelin a Kiev. Il personale ucraino inizierà ad addestrarsi con le nuove armi il 2 maggio.

Il pacchetto di aiuti approvato nel mese di marzo comprendeva 210 missili anticarro Javelin e 37 lanciatori Javelin. Dal 2014, gli Stati Uniti hanno fornito oltre 850 milioni di dollari per rafforzare la sicurezza dell’Ucraina. Anche se il National Defense Authorization Act per l’anno fiscale 2018 stanzia 350 milioni di dollari per questo scopo, questa è la prima volta che Kiev riceve armi letali da Washington. In seguito inizierà l’invio di fucili Barrett M107A1.

La notizia è giunta nel momento in cui l’“Operazione Anti-Terrorismo” (ATO) nella regione separatista del Donbass, in Ucraina orientale, è appena terminata (il 30 aprile), per essere sostituita dall’Operazione Congiunta delle Forze Armate(JFO). I militari regolari, le forze di sicurezza (SBU), la polizia, la Guardia Nazionale e la Guardia di Frontiera saranno tutti uniti sotto un unico comando [in inglese]. Prima che venisse firmata ed entrasse in vigore a fine febbraio quella che viene chiamate “legge sul reintegro” del Donbass, l’SBU era al comando. Gli Stati Uniti sostengono l’idea di far scendere in campo le forze di pace delle Nazioni Unite, che saranno schierate secondo i termini richiesti da Kiev.

D’ora in poi, i colloqui tra Volker e Surkov [in inglese] saranno visti in una luce diversa, perché Washington non è più un mediatore, ma piuttosto un complice che sta alimentando il conflitto. Con un sostegno così esplicito degli Stati Uniti, Kiev investirà il doppio sulla sua soluzione militare. La corruzione dilaga in Ucraina. Non sorprende che le armi finiranno in mani sbagliate [in inglese] e verranno utilizzate contro l’esercito statunitense da qualche parte fuori dall’Europa.

Le consegne di armi sono sempre seguite da istruttori militari che arrivano per fornire addestramento locale. Tutto verrà gradualmente risucchiato in un conflitto armato che non ha assolutamente nulla a che fare con la sicurezza nazionale americana. Dopotutto, l’Ucraina è una spina nel fianco per l’Europa. La US Navy è già presente [in inglese] a Ochakov. La sua presenza militare così vicina ai confini della Russia non può passare inosservata a Mosca. Washington sarà responsabile delle conseguenze. La Russia non ha schierato le sue forze armate lungo il confine americano. Né ha inviato armi a nessun vicino statunitense.

I Javelin sono stati spediti in un paese che è appena stato biasimato per le sue violazioni dei diritti umani in un rapporto [in inglese] redatto dal Dipartimento di Stato. Molte organizzazioni internazionali hanno lanciato l’allarme sugli abusi di potere in Ucraina, che è appena diventata un destinatario degli aiuti militari americani. Non c’è niente che i funzionari americani amino più di tenere conferenze su libertà, democrazia e diritti umani. Quelle sono le loro parole. Le consegne di armi letali a uno dei paesi più corrotti del mondo [in inglese] sono le loro azioni. I Javelin inviati in Ucraina gonfieranno il potere degli oligarchi, che stanno rastrellando fortune grazie alle loro intime relazioni con i poteri in carica. Il conflitto nel Donbass viene usato per distrarre l’attenzione pubblica dal peggioramento dei problemi interni.

Washington sta chiudendo un occhio sugli abusi di potere in quel paese perché Kiev ha accettato di rinunciare alla propria sovranità nazionale e si lascia trasformare in uno strumento della politica estera degli Stati Uniti. Di recente si è unita ad un blocco anti-russo di tre nazioni [in inglese, Moldova, Georgia e Ucraina] ed è stata ricompensata con l’ottenimento di uno status ufficiale [in inglese] nella NATO.

Ogni mossa ha conseguenze. La Russia può facilmente rifornire le repubbliche autoproclamate nell’Ucraina orientale con il sistema anticarro Kornet, che è militarmente superiore [entrambi i link in inglese] al Javelin. L’arma russa si è dimostrata [in inglese] efficace sul campo di battaglia anche contro carri armati allo stato dell’arte come l’israeliano Merkava Mark IV. Mosca può fornire alle repubbliche armi e sistemi di guerra elettronica in grandi quantità per la semplice ragione che non deve spedire l’equipaggiamento attraverso l’Oceano Atlantico e tutta l’Europa. E ora che gli Stati Uniti hanno superato la linea rossa, le mani della Russia sono libere.

In teoria, la Russia potrebbe riconoscere le repubbliche come stati indipendenti, una volta che gli Accordi di Minsk-2 verranno dimenticati e i preparativi per la guerra saranno in pieno svolgimento. Se i loro governi inviteranno le forze russe a garantire la propria sicurezza, Mosca agirà rigorosamente in conformità con il diritto internazionale accettando tali richieste.

I Javelin non cambieranno nulla. Questi sistemi d’arma non sono abbastanza potenti da fornire alle truppe ucraine il vantaggio cruciale di cui avranno bisogno per garantirsi la vittoria. Ma la mossa certamente infiammerà le tensioni, peggiorando la vita degli ucraini ordinari, non la migliorerà. Hanno bisogno di riforme politiche ed economiche, non di nuove armi. L’ultima cosa che gli europei vogliono è la ripresa della guerra in Ucraina. Ma le armi ci sono. Gli avvertimenti [in inglese] sono stati ignorati e non si può tornare indietro. Le ripercussioni saranno distruttive, e da questo momento in avanti Washington deve assumersi la responsabilità di tutto ciò che andrà storto.

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Articolo di Arkadij Savickij pubblicato su Strategic Culture il 3 maggio 2018.
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.

[le note in questo formato sono del traduttore]

Gli USA forniscono armi letali all’Ucraina per aggravare il conflitto e seppellire le speranze di pace

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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