GRAFICO 1. INCIDENZA POVERTÀ ASSOLUTA (FAMIGLIE) PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA. Anni 2014-2017, valori percentuali – (Foto da istat.it)

 

‘Un’Italia di sopra, una di mezzo ed un’altra di sotto’, con queste semplici parole uno degli oltre 14 milioni di poveri residenti sul territorio italiano ha definito la condizione di disagio sociale in cui vive

L’Istat ha pubblicato il rapporto sulla povertà in Italia relativo al 2017. I dati evidenziano una crescita di due punti percentuali nel Mezzogiorno e l’incremento del divario tra Centro – Nord e Sud. Secondo le stime fatte dell’Istituto di statistica vivono in povertà assoluta 1 milione e 778 mila famiglie residenti nel territorio italiano, in tutto sono 5 milioni e 58 mila individui. La crescita riguarda sia il numero di famiglie, passate dal 6,3% del 2016 al 6,9% del 2017 sia gli individui, aumentati dal 7,9% all’8,4%. Più di un minore su dieci, cioè 1 milione 208 mila soggetti (12,1%, nel 2016 era del 12,5%), vive in povertà.

L’aumento maggiore si registra nelle regioni del Sud, dove la stima è passata dall’8,5% al 10,3% per le famiglie e dal 9,8% all’11,4% per gli individui. Percentuali doppie rispetto al resto del Paese. Nel Nord l’incidenza è salita rispettivamente al 5,0% (famiglie) e al 5,4% (individui), nel Centro al 4,2% ed al 5,1%. Inoltre, essa diminuisce al crescere dell’età ed aumenta per le famiglie più numerose, per i non occupati e per i meno istruiti (licenza media o elementare).

Anche la povertà relativa cresce rispetto al 2016. Essa riguarda 3 milioni 171 mila famiglie residenti, (12,3% contro il 10,6% del 2016) e 9 milioni 368 mila individui (15,6% contro il 14% dell’anno precedente) ed è diffusa soprattutto tra le famiglie numerose (30,2%) ed in quelle con persone in cerca di occupazione (37%). Uno straniero su tre vive in povertà. A livello territoriale essi sono residenti per il 29,3% nel Centro e per il 59,6% nel Mezzogiorno.

14 milioni e 426 mila individui vivono in condizioni di povertà assoluta o relativa, sono residenti soprattutto nel Mezzogiorno ed un terzo di essi sono stranieri. ‘Un’Italia di sopra, una di mezzo e un’altra di sotto’. E’ una vera e propria emergenza nazionale, ma per chi ci ha governato e per chi ci governa le priorità sono altre.

Fonte istat.it

REDNEWS

Di Giovanni Pulvino (REDNEWS)

Insegno Scienze giuridiche ed economiche dal 1993. Dopo tanti anni di supplenze sono passato di ruolo nel novembre del 2015. In quel periodo il portale web di Tiscali dava agli utenti la possibilità di esprimersi tramite le ‘Socialnews’. Ed è cosi che nel luglio del 2012 ho iniziato a scrivere articoli raccontando le vicende dei precari storici della scuola. Per un anno ho collaborato anche con ComUnità del portale Unità.it. Successivamente, per integrare e proseguire quell’esperienza durata oltre 3 anni, ho creato REDNEWS (28 giugno 2015), un ‘blog di cronaca, informazioni e opinioni dal profondo Sud’. Il mio scopo era ed è quello di dare voce a chi è escluso dalla società, in particolare i disoccupati, i precari, i pensionati al minimo. Nello stesso tempo intendo esprimere il punto di vista di chi vive nel Meridione, terra che è regolarmente esclusa oltreché dal benessere economico anche dai circuiti d’informazione nazionali. La linea editoriale del blog può essere riassunta con le parole scritte nel IV secolo a.C. dal poeta e drammaturgo greco Sofocle: ‘L’opera umana più bella è di essere utile al prossimo’.

Un pensiero su “‘Un’Italia di sopra, una di mezzo ed un’altra di sotto’”

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