Francesco Cecchini

LULA DA SILVA
Lula è in prigione a Curitiba dallo scorso mese di aprile per una condanna infondata a 12 anni e un mese di prigione, per corruzione e lavaggio di denaro. Vedere precedente articolo.
https://www.ancorafischiailvento.org/2018/04/09/3yil-popolo-brasiliano-non-vuole-lula-in-prigione/precedente
Il giudice di seconda istanza João Gebran Neto, responsabile del caso Lava Jato, ha revocato la passata domenica l’ordine di rilascio “immediato” di Luiz Inácio Lula da Silva, dettato ore prima da un altro magistrato di quella stessa corte. Joao Gebran Neto è uno dei tre giudici che compongono l’ottava sala del Tribunale Federale Regionale della Quarta Regione di Porto Alegre, tribunale che ha condannato Lula in seconda istanza. La decisione contraddice il mandato del giudice federale Rogerio Favreto, anch’egli di seconda istanza, che domenica ha concesso a Lula un “habeas corpus” richiesto dai deputati del Partito dei Lavoratori (PT), la formazione politica guidata dall’ex presidente Lula da Silva.
Dopo ore di schermaglie giudiziarie, João Gebran Neto è riuscito a far intervenire il presidente stesso del Tribunale Regionale Federale della Quarta regione, Carlos Eduardo Thompson Flores, per far restare in prigione Lula. La vicenda è significativa della confusione che regna sul caso.
La lotta continua nei tribunali, la richiesta di un “habeas corpus” ha fondamento ed è ancora valida, e nella mobilitazione di piazza, il popolo brasiliano non vuole Lula in prigione, perché lo considera un complotto dell’oligarchia brasiliana.
VA DETTO CHE LULA DA SILVA E’ IN TESTA AI SONDAGGI DELLE ELEZIONI PRESIDENZIALI DEL PROSSIMO OTTOBRE IN BRASILE.

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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