Oggi il Ministro della difesa Shoigu ha annunciato [in inglese] misure che vanno ben oltre ciò che speravo. In particolare, Shoigu ha annunciato che la Russia:

  1. Fornirà sistemi di difesa aerea S-300 (con una portata di 250 km) ai siriani nelle prossime due settimane.
  2. La Russia fornirà avanzati sistemi automatizzati di gestione della difesa aerea che aumenteranno *drasticamente* le capacità della difesa aerea siriana e preverranno futuri casi di “fuoco amico”.
  3. La Russia utilizzerà le sue capacità di guerra elettronica per sopprimere la navigazione satellitare, i sistemi radar di bordo e le comunicazioni degli aerei da guerra che attaccheranno obiettivi sul territorio siriano, nelle regioni bagnate dalle acque del Mar Mediterraneo al confine con la Siria.

Questa è una soluzione molto flessibile ed elegante per i seguenti motivi:

  1. Stabilisce de facto una zona di esclusione aerea sulla Siria, ma non de iure. Pertanto, i russi avranno la possibilità di decidere nazione per nazione e aereo per aereo quali aerei debbano essere abbattuti/attaccati e quali solo tracciati e monitorati. Questo darà alla Russia una posizione negoziale molto potente con tutti i partecipanti a questa guerra.
  2. Va da sé che mentre queste nuove capacità saranno schierate in Siria in risposta alle azioni israeliane, aumenteranno drasticamente anche le capacità siriane contro qualsiasi potenziale aggressore, compresi gli Stati Uniti e i loro stati vassalli. Gli S-300 consentiranno ai siriani di rilevare e persino tracciare l’aereo israeliano subito dopo il decollo e mentre si trova ancora nello spazio aereo israeliano.
  3. Anche se i russi non hanno indicato quale sistema di gestione della difesa aerea automatizzato hanno in programma di consegnare in Siria, è probabile che sia solitamente utilizzato per controllare l’utilizzo dei sistemi di difesa aerea S-300 e Buk, il Poliana D-4 [in inglese]. La consegna di questo sistema aumenterà drasticamente le capacità di difesa aerea della task force russa in Siria, rendendo molto più difficile per i Neoconservatori alla Bolton prendere di mira le forze russe.

Devo ammettere che sono sorpreso dalla grandezza e dalla qualità di questa risposta. Chiaramente, l’arroganza degli israeliani non ha pagato, e questa volta la loro solita chutzpah [il concetto che più si avvicina alla chutzpah ebraica è la “cazzimma” napoletana] è stata accolta da una grande quantità di rabbia russa (anche se si tratta di rabbia attentamente controllata). Per Bibi Netanyahu, la reazione russa è un disastro assoluto perché mina la sua intera politica nei confronti della Siria (e del Libano e dell’Iran). Gli attacchi israeliani (più di 200, che si sono presi la briga di comunicare alla Russia solo nel 10% circa dei casi) non hanno portato alcun beneficio tangibile per Israele, ma ora hanno minato alla base le relazioni di Israele con la Russia. Come ho detto molte volte, nonostante tutta la loro propaganda egoista sull’essere così intelligenti, gli israeliani sono in realtà degli incompetenti assoluti che vengono accecati dalla loro quasi infinita arroganza.

Tuttavia, tenete presente che in guerra non esistono cose come i proiettili d’argento magici. Per prima cosa, gli israeliani avranno comunque la possibilità di attaccare obiettivi in Siria (usando aerei o missili, inclusi quelli a bordo delle navi), ma la difficoltà di eseguire con successo un tale attacco aumenterà di un ordine di grandezza. Lo stesso vale anche per USA/NATO/CENTOM/ecc. Un’opzione potrebbe essere quella di eseguire un attacco di saturazione utilizzando un numero molto elevato di missili, poiché le capacità siriane e russe sono ancora limitate dai numeri: anche in una situazione ideale (escluse le capacità di guerra elettronica), anche se ogni missile russo abbatterà un missile nemico, i russi saranno in grado di abbattere il numero di missili nemici permessogli dalle loro riserve. Le riserve di missili americani+israeliani nella regione sono di gran lunga maggiori.

In secondo luogo, sia gli Stati Uniti che gli israeliani hanno capacità di guerra elettronica molto sofisticate, e state sicuri che le useranno se necessario. Sì, i russi sono qualitativamente in vantaggio rispetto agli altri paesi in questo campo, ma non bisogna mai sottovalutare le capacità dei cattivi.

Terzo, gli Anglo-Sionisti ora faranno una delle tre cose: o faranno finta che a loro non importa e fondamentalmente accetteranno la situazione sul campo come hanno fatto in Ossezia del Sud e Crimea, o cercheranno di negoziare un qualche tipo di accordo con i russi, o reagiranno con minacce isteriche e provocazioni nella speranza che i russi reagiscano. Anche se possiamo sperare nell’opzione #1, dobbiamo anche renderci conto che le opzioni #2 e #3 sono molto più probabili. In altre parole, è tutt’altro che finita.

Infine, quest’ultima notizia sfata definitivamente l’idea che Putin sia uno zerbino o un venduto, e che i russi siano incapaci o non disposti ad opporsi agli Anglo-Sionisti. Tutti quelli che hanno accusato Putin di essere il chierichetto di Israele saranno impegnati a pulire le uova dalla loro faccia collettiva. Il fatto che i russi si siano presi il tempo di analizzare ciò che è accaduto e di preparare una risposta non era un sintomo della loro debolezza, ma del loro comportamento responsabile in una situazione molto pericolosa. Inoltre, la risposta russa mostra anche che quando sono in gioco questioni di sicurezza nazionale, la 5a colonna degli Integrazionisti Atlantici deve ancora darla vinta ai Sovranisti Eurasiatici. Questo, di per sé, è uno sviluppo molto buono e rassicurante.

Il Saker

Video completo dell’annuncio:

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Pubblicato su The Saker.is il 24 settembre 2018.
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.

[le note in questo formato sono del traduttore]

http://sakeritalia.it/medio-oriente/siria/la-russia-stabilira-una-zona-interdetta-al-volo-non-ufficiale-sulla-siria/

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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