Secondo il presidente ucraino, il suo paese sta vivendo un boom di investimenti: a dimostrazione di questo è la recente apertura, nella regione di Zhytomyr, di un super moderno impianto di produzione di semi della società tedesca Bayer.

Ma “l’investitore tedesco” sembra essere in realtà l’americana Monsanto, azienda che ha una pessima reputazione nel mondo per l’uso degli OGM e degli erbicidi cancerogeni.

Il boom degli investimenti in Ucraina è una evidente conferma della fiducia che gli investitori stranieri hanno nel nostro paese” ha affermato con enfasi Poroshenko dal suo account Twitter, dopo aver illustrato la “svolta degli investimenti” con il filmato della selezione delle pannocchie di mais presso l’impresa del “potente investitore europeo”.

E infatti la notizia è stata ripresa da tutte le agenzie media ucraine con tale interpretazione, che si riferisce alla notizia della società tedesca. Come viene dichiarato nel comunicato stampa [in russo] dell’azienda tedesca “la Bayer apre in Ucraina un moderno impianto per la produzione di semi. Gli investimenti nella fabbrica situata nel villaggio di Pochuyki nella regione di Zhytomyr porteranno alla produzione di semi di mais di alta qualità da immettere nei mercati interni ed esteri. Questi investimenti confermano il solido impegno della Bayer in Ucraina. E’ prevista l’espansione delle attività dell’impianto e, in futuro, la fornitura anche verso i mercati esteri”.

Tuttavia, il progetto di investimento – grandioso rispetto agli standard ucraini – non è risultato essere il caso in cui i pantaloni  “diventano degli eleganti pantaloncini”: dopotutto, è diventato tedesco relativamente di recente, cioè nell’estate dell’anno scorso, al termine del completamento della fusione tra la Bayer e la società americana Monsanto. Prima che ciò accadesse, gli investimenti erano stati presentati come “americani”.

Nel 2017 i media aveva comunicato che “La Monsanto nel 2018 ha in programma di avviare un impianto di produzione di semi nella regione di Zhytomyr. Il nuovo impianto, che produrrà semi di mais di alta qualità, aprirà nel 2018 nella regione di Zhytomyr. L’impianto sarà migliore di quelli presenti negli Stati Uniti”.

L’acquisizione dell’americana Monsanto da parte della tedesca Bayer è stata provvidenziale per sbarazzarsi del nome “tossico” della società statunitense nei comunicati stampa, ma non ne ha cambiato la sostanza.

La Monsanto ha cercato per molto tempo di espandere la sua attività in Ucraina. Così, la società aveva dichiarato la costruzione di un impianto nella regione di Vinnytsia nel 2013, con un volume di investimenti che arrivava a 140 milioni di dollari. In quel territorio si prevedeva di costruire un impianto di produzione di semenza, un centro logistico e un indotto di infrastrutture. Allora però la compagnia americana aveva avuto una reazione negativa da parte della popolazione della città, che si opponeva alla costruzione di un impianto da parte di un’azienda che aveva una dubbia reputazione in tutto il mondo.

In particolare, nella loro terra d’origine (cioè gli Stati Uniti), la “Monsanto” era ampiamente conosciuta come un “vicino indesiderato”. L’impianto per la produzione di pesticidi ad Anniston aveva per più di 40 anni deliberatamente scaricato rifiuti tossici nel fiume che scorreva attraverso la città, causa scatenante dei decessi e delle malattie di massa tra i residenti .

Anche gli esperti scientifici del luogo si esprimevano in modo inequivocabile contro la costruzione dell’impianto. Come dichiarava alla trasmissione “20 minuti[in russo] il professore Vasily Mamalyga, responsabile del dipartimento di botanica, genetica e fisiologia delle piante dell’università di scienze agrarie di Vinnytsia, “Il problema è che non è realmente noto che cosa esattamente vorranno produrre lì”.

Dal momento che non avevano ricevuto precise spiegazioni da parte della compagnia in merito ai dettagli del progetto, i funzionari di Vinnytsia erano stati costretti a rifiutare la collaborazione con la Monsanto. La gara per la vendita della terra di Vinnytsia non si era completata, dopo che tutti e tre i tentativi non avevano avuto successo.

Ma il gigante transcontinentale non è abituato a ricevere dei rifiuti, e ha deciso di trasferire la costruzione in un’altra regione, cioè quella di Zhytomyr, com’era stato dichiarato già dopo la “rivoluzione della dignità”. L’allora ministro dello sviluppo economico e del commercio Aivaras Abromavicius ne aveva parlato [in russo], avendo notato i piani di investimento della compagnia del valore di circa 250 milioni. Il ministro era stato molto orgoglioso di questo, dopo tutto “i soldi vengo attratti dall’economica in un momento di difficoltà del paese”.

L’arrivo del “potente investitore” consacrato da Poroshenko difficilmente farà piacere agli abitanti di Zhytomyr, poiché hanno ottenuto un’azienda piuttosto discutibile.

Il giornale londinese “The Telegraph”, per esempio, ha riportato che nel 2015 in Inghilterra e in Galles il numero di nuovi casi di cancro aveva superato il numero di bambini nati da madri primipare. Inoltre, la più grande organizzazione di beneficenza, la Macmillan Cancer Support, ha dichiarato che ogni giorno a 980 cittadini di Sua Maestà viene diagnosticato un tumore maligno. E la cosa più terribile è che verrà il momento in cui, con molta probabilità, un inglese su due svilupperà questa terribile malattia nel corso della vita.

Gli agenti cancerogeni che provocano tumori maligni sono numerosi, ma la causa più pericolosa di questo male è già conosciuta, ed è il pesticida glifosato. Coline Todhunter, un giornalista e sociologo inglese, responsabile del sito “East by Northwest”, lo definisce [in inglese] uno delle ragioni chiave dell’inizio di una epidemia di cancro. Si basa sulle 19 pagine di rapporto fatto dalla ben nota ecologista Rosemary Mason, che include una prova convincente della lenta intossicazione degli abitanti del Galles a causa delle produzioni, soprattutto di glifosato, da parte della società americana Monsanto.

Ma Kiev non pensa a questo. La cosa più importante è che le notizie sugli investimenti siano diventate la prossima decorazione nella lista delle “vittorie” su Twitter di Poroshenko. Bene, il fatto che gli investimenti “tedeschi” non siano affatto tedeschi ma quelli molto discutibili americani (è cambiato solo l’involucro), non c’è bisogno di presentarlo al pubblico locale. Sebbene potrebbe non essere possibile neanche nasconderlo. Bene, “solleveranno un polverone e poi se ne dimenticheranno”, come ha detto un politico ucraino.

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Articolo di Elena Nichuk pubblicato su stalkerzon.org il 23 settembre 2018
Traduzione in italiano a cura di Elvia Politi per SakerItalia.it

[le note in questo formato sono del traduttore]

La Monsanto porta la sua produzione cangerogena in Ucraina

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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