Francesco Cecchini
Francesco Moranino e Ernesto Che Guevara
Francesco Guccini – Stagioni,Tributo a Ernesto ”Che” Guevara.
L’8 ottobre 1967 Ernesto Che Guevara venne ferito e catturato da un reparto anti-guerriglia dell’esercito boliviano, assistito da forze speciali statunitensi costituite da agenti speciali della CIA, a La Higuera, nella provincia di Vallegrande,dipartimento di Santa Cruz. Il giorno successivo venne ucciso e mutilato delle mani nella scuola del villaggio. Il suo cadavere, dopo essere stato esposto al pubblico a Vallegrande, fu sepolto in un luogo segreto e ritrovato da una missione di antropologi forensi argentini e cubani, autorizzata dal governo boliviano di Sanchez de Lozada, nel 1997. Da allora i suoi resti si trovano nel mausoleo di Santa Clara di Cuba, Casa del Guerillero Heroico. Il Che aveva 39 anni e più di venti spesi lottando per la causa dei popoli dell’America Latina e anche dell’Africa. La sua fama deriva oltre a quello che ha scritto, va ricordato El diario del Che en Bolivia, agli atti della sua vita, all’esempio di coerenza morale, alla dedizione alla causa dell’eguaglianza sociale e alla passione rivoluzionaria. Il 4 ottobre 1965 Fidel Castro lesse la lettera di commiato, che tra l’altro diceva ” Se l’ultima ora verrà sotto altri cieli, il mio ultimo pensiero sarà per il popolo cubano e per te.” A chi allora gli chiedeva del Che, Fidel rispondeva: ” El está adonde la revolución lo requiere.”
Per aver fatto la Resistenza, Francesco Moranino, il comandante Gemisto, fu processato, condannato e poi graziato. Una grazia che rifiutò perché non accettò mai che atti di guerra partigiana fossero criminalizzati. Francesco Moranino a Cuba incontrò due volte Ernesto Che Guevara e gli parlò a lungo. Commemorò il rivoluzionario argentino in un Comitato Centrale del Partito Comunista Italiano, dopo la sua morte in Bolivia. Il dicorso commemorativo di Moranino è riportato in un bel libro di Massimo Recchioni, “Francesco Moranino, il comandante Gemisto. un processo alla Resistenza”, edito da DeriveApprodi, perfazioni della storica Alessandra Kersevan e della partigiana Lidia Menapace. Il comandante Gemisto concluse con queste parole la commemorazione: ” … la sua vita leggendaria e il suo esempio contnueranno a turbare il sonno degli oppressori. Di lui noi partigiani italiani, che conosciamo il significato della guerriglia, le sue asprezze e la sua drammacità, facciamo nostro l’insegnamento di coraggio l’insegnamento di coraggio, di coscienza, di passione per la libertà e di coerenza che egli ci ha lasciato.”
Le parole del partigiano sono valide ancora oggi in presenza di un governo Lega M5s reazionario, di fascisti del terzo millennio, CasaPound e Forza Nuova sempre più attive.
ERNESTO CHE GUEVARA, UN ESEMPIO PER I NUOVI PARTIGIANI, PER L’ANPI, PER TUTTE LE ORGANIZZAZIONI ANTIFASCISTE.
Il link con un precedente articolo su Ernesto Che Guevara, pubblicato da Ancora Fischia il Vento, è il seguente: Hasta siempre comandante Che Guevara!
Ernesto Che Guevara