Francesco Cecchini

KEIKO FUJIMORI IN MANETTE

https://www.youtube.com/watch?v=-G4UhS_ZLn0

Il video sintetizza i crimini e i delitti commessi da Alberto Fujimori nei dieci del suo governo autoritario.

La leader di  Fuerza Popular, Keiko Fujimori, è stata arrestata in via preventiva mentre l’Ufficio del Procuratore la indaga per il riciclaggio di denaro o beni da Odebrecht per la sua campagna presidenziale del 2011; un’azione che rappresenta la crisi e una sconfitta del fujimorismo in Perù. Mai prima d’ora il fujimorismo ha vissuto così brutti momenti. Da un lato, il potere giudiziario ha ordinato il ritiro del perdono ad Alberto Fujimori, e d’altra parte ha ordinato l’arresto di Keiko, che è coinvolta in almeno quattro cause per le quali viene indagata. Da due mesi sono iniziati per il fujimorismo seri problemi specialmente dopo che si è saputo di azioni d’influenza nei confronti della magistratura per godere di benefici. I questo caso almeno tre persone sono coinvolte: i parlamentari Keiko Fujimori, Héctor Becerril e Francisco Villavicencio. Inoltre Keiko è detenuta, questa volta per riciclaggio di denaro sporco dopo aver ricevuto denaro illecito per le sue campagne politiche.  La faccenda del lavaggio di soldi sporchi ricevuti da Odebrecht per le sue campagne politiche è iniziata nel 2011. La situazione è complicata, per il momento, le  hanno dato 10 giorni di prigione preventiva, ma è probabile che resterà in custodia dai 9 ai18 mesi. Il fujimorismo sta attraversando un momento critico, non solo a causa del ritiro della grazia ad Alberto Fujimori ( purtroppo ieri dopo un dibattito veloce ma altamente conflittuale, il Congresso ha approvato la legge 3533 che consentirà all’ex presidente Alberto Fujimori di non tornare in prigione, nonostante il fatto che la magistratura abbia annullato la grazia concessa dall’ex presidente Pedro Pablo Kuczynski, ma di rimanere ai domiciliari) e della prigione di Keiko, MA ANCHE PER I CATTIVI RISULTATI OTTENUTI ALLE RECENTI ELEZIONI REGIONALI DI DOMENICA 7 OTTOBRE, QUANDO FUERZA POPULAR FU SCONFITTA.  Nel documento del Procuratore alla base dell’imprigionamento si afferma che Keiko Fujimori avrebbe formato un’organizzazione criminale all’interno di Fuerza Popular allo scopo di ottenere potere politico e che nella sua campagna presidenziale del 2011 ha ricevuto 1.2 milioni di dollari dalla società di costruzioni brasiliana Odebrecht , provenienti da fondi illegali  di attività di corruzione. Va inoltre ricordato dirigente di Odebrecht in Perù, Jorge Barata, ha ammesso al p rocuratore  che la società di costruzione ha concesso tale importo al partito di Keiko Fujimori. Il giudice Richard Concepción Carhuancho ha ordinato oltre l’arresto di Keiko quello altre 19 persone per un periodo di dieci giorni, tra cui Jaime Yoshiyama,  ex retario generale e direttore della campagna elettorale 2011Augusto Bedoya Camare, ex ministro dei trasporti durante la dittatura di Alberto Fujimori. Ora la strategia del fujimorismo è di presentarsi come vittima, ma senza dubbio, la signora Keiko Fujimori ha molte spiegazioni da dare alla giustizia. Tra l’altro  la Corte Suprema di giustizia del Perù ha respinto il suo ricorso per archiviare le indagini per riciclaggio di denaro nel finanziamento della sua campagna per le elezioni presidenziali del 2011.

LA CRISI DEL FUJIMORISMO PUO’ ESSERE LA PREMESSA DI UN REALE CAMBIO POLITICO, CULTURALE E SOCIALE IN PERU’.

Link con altri articoli sul fujimorismo pubblicati da Ancora Fischia il Vento sono i seguenti:

https://www.ancorafischiailvento.org/2017/11/24/la-saga-dei-temibili-fujimori/

https://www.ancorafischiailvento.org/2018/10/05/peru-anullato-il-perdono-umanitario-ad-alberto-fujimori/

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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