Francesco Cecchini

Iván Duque e Jorge Mario Bergoglio

 

https://www.youtube.com/watch?v=i080uTy96Lo

 

Il prossimo 22 ottobre il nuovo presidente della Colombia, Iván Duque, incontrerà in Vaticano Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco, sommo pontefice della Chiesa cattolica, lo scopo è informare di tutto quello che sta facendo il suo governo per la pace.  Duque lo ha annunciato nell’anniversario della visita di Bergoglio a Bogotá, Medellín, Villavicencio e Cartagena, avvenuta dal 6 al 10 settembre 2017. Un episodio racconta quanto è avvenuto.  Allora vi erano aspettative per una visita di Bergoglio al Chocó. Questa regione è caratterizzata da un 79% della popolazione che vive con le necessità di base insoddisfatte, con l’indice di disoccupazione più alto del paese, con migliaia di persone sfollate a causa della violenza del conflitto, con livelli scolastici bassissimi, etc.,etc.. Bergoglio si è guardato bene di mettere piede nel Chocó. Un precedente al prossimo incontro con Duque è stato quello del dicembre 2016 con l’allora presidente della Colombia, Manuel Santos e l’ ex presidente Uribe, entrambi tra l’altro responsabili dei falsos positivos. Manuel Santos, fu Ministro della Difesa nell’ultimo governo Uribe. Uno dei casi più rappresentativi di falsos positivos è stato quello delle “madres de Soacha” del 2008. Militari dell’esercito assassinarono 17 giovani e li presentarono come guerriglieri morti in combattimento. Comunque l’incontro fu un fallimento, nonostante sorrisi, benedizioni e scambi di regali la pace non fece nessun passo in avanti, anzi passo indietro. L’incontro con Duque, uomo di Uribe nemico giurato della pace, ha tutte le caratteristiche per ripetere il risultato di quello del dicembre 2016.

Attualmente la pace in Colombia sta attraversando una seria crisi.

Continuano gli assassinii di leader sociali e dei diritti umani per mano di paramilitari.

Cresce la dissidenza nel nuovo partito Farc. Ex guerriglieri delle FARC-EP, che giudicano che l’accordo di pace venga tradito, stanno tornando alla giungla, riprendendo le armi.

L’accordo di pace con l’ELN non va avanti. Duque che concepisce questo accordo una resa incondizionata dell’organizzazione guerrigliera, sembra abbia affidato la trattativa ai militari.

La JEP non sta funzionando.

Comunque se la pace in Colombia non è in un buon momento, anche la Chiesa cattolica colombiana non è in gran forma. Un esempio. Un comunicato stampa dello scorso marzo di Radio ha denunciato che l’ Ardiocesi di Medellin coprirebbe 17 preti pedofili.

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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