MILAGRO SALA
Milagro Sala è in cattive condizioni di salute e ha chiesto di ricevere un trattamento umano, perché essere coinvolta contemporaneamente in due processi contemporanei comporta una grande usura.
Come previsto, mercoledì 14 novembre c’è stato la secondo udienza del processo nel Milagro Sala è accusata di responsabilità in un tentativo di omicidio. Anche Fabian Avila e Alberto Cardozo sono imputati. Hanno testimoniati solo due dei cinque testimoni chiamati a testimionare. Due poliziotti che non hanno apportato dati significativo. Paula Alvarez Carrera, uno degli avvocati di Milagro Sala, ha detto che Milagro ha parlato e ha chiesto alla Corte di prendere in considerazione i cambiamenti dal momento che deve comparire contemporaneamente al processo chiamato “Pibes Villeros”, con udienze che terminano le ultime ore del giorno, mentre il pubblico delle prove del mercoledì inizia molto presto. Già prima dell’inizio del processo per la sparatoria di Azopardo gli avvocati di Milagro Sala avevano chiesto di posticipare questo processo, in quanto Milagro non era in grado di resistere a due processi simultane, facendo riferimento al caso Pibes Villeros. La malattia del marito e il breve periodo di riposo tra le udienze, sono stati i punti che Sala ha evidenziato per chiedere modifiche. La prossima udienze sara mercoledì 21 e 28 novembre. Seguiranno le dichiarazioni degli imputati e le arringhe di difesa e accusa il 5, 12 e 19 dicembre.
Finora alla richiesta di Milagro Sala che i processi non siano contemporanei non è stata data risposta. E’ chiaro che il quarto processo è un’ulteriore vendetta politica di Gerardo Morales, governatore di San Salvador de Jujuy, nei confronti di Milagro, leader del movimento Tupuc Amaru.
Il link con il precedente articolo pubblicato da Ancora Fischia il Vento è il seguente:

QUARTO PROCESSO A MILAGRO SALA. CONTINUA LA PERSECUZIONE.

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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