Paolo Farinella
Alle ultime elezioni politiche ho votato M5s, pur con moltissime remore e contraddizioni. Ho votato M5s per scardinare Matteo Renzi, autore primo del colpo di Stato democratico (tramite contro-riforma costituzionale) e affossatore dichiarato del Pd. Non sono affatto pentito della scelta perché all’epoca il M5s era l’unica possibilità di cambiamento. Non sono mai stato governativo, avendo scelto di agire sempre secondo coscienza e non per “male minore”, che tanto degrado ha portato nella vita politica e sociale, pur consapevole dei rischi.
Sono sicuro che alla prossime Elezioni europee non voterò M5s perché pochi mesi di governo hanno modificato i connotati originari e ubriacato chi dal nulla si è trovato ministro e parlamentare: spesso incolti e impreparati, narcisisti improvvidi e giocolieri saltimbanchi. Non voterò M5s, che ha preso l’andazzo e il costume dei partiti ai quali aveva giurato di non assomigliare nemmeno nell’ombra: “Andremo da soli, mai con questi partiti, mai con la Lega, onestà, via le leggi vergogna di Berlusconi, ripristino dell’articolo 18, no Ilva, energia alternativa, no grandi opere inutili, scardinamento della corruzione”, ecc.
Continua…