Francesco Cecchini

” IL SUO ORDINE E’ COSTRUITO SULLA SABBIA. DOMANI LA RIVOLUZIONE RISORGERA’ DI NUOVO.” Con queste parole Rosa Luxemburg disse addio al giornale per il quale scriveva. Il messaggio era che la sconfitta degli operai nella rivoluzione tedesca non era l’ultimo capitolo della storia. Rosa continuò così: ” I VINCITORI ESULTANO, MA NON SI RENDONO CONTO CHE UN ORDINE CHE DEVE ESSERE MANTENUTO CON UNA CARNEFICINA SANGUINOSA VA VERSO  IL SUO DESTINO STORICO: LA CADUTA. ” Pochi giorni dopo Rosa venne assassinata. Oggi, 100 anni dopo la sua morte, le sue parole seguono rilevanti per le questioni del nostro tempo, così come il dilemma che ha coniato, ” SOCIALISMO O BARBARIE” non perde la sua importanza, soprattutto in un momento in cui dopo guerre di sterminio riappaiono i fantasmi storici del passato. Il socialismo democratico di Rosa si presenta quindi, con i suoi limiti e le sue potenzialità storiche, come una prospettiva più che necessaria per coloro che osano costruire giorni migliori.


ROSA LUXEMBURG 100 ANNI DOPO.

Roma, sabato 16 marzo 2019 ore 10.

Centro Congressi Cavour via Cavour 50/a


Introducono
Eleonora Forenza, parlamentare GUE/NGL

Paolo Ferrero, vicepresidente Sinistra Europea/European Left

Lidia Menapace su Rosa (video)

Relazioni:
Imma Barbarossa: Genere e Classe, individuale e collettivo Giovanna Capelli: La rivoluzione e la democrazia Sergio Dalmasso: Classe, Consigli, Partito

Guido Liguori: Nazionalismo, internazionalismo e guerra Conclusioni di Maurizio Acerbo, segretario nazionale PRC-SE
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Gruppo parlamentare europeo GUE/NGL
Il link con un articolo precedentemente pubblicato su Ancora Fischia il Vento è il seguente:

https://www.ancorafischiailvento.org/2019/01/11/rosa-e-karl/

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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