Alexis Tsipras, head of the anti-bailout Syriza party, speaks during a financial conference in Athens on Tuesday, Dec. 2, 2014. Tsipras said that Greece’s battered economy could not recover unless the money owed to other Eurozone country’s was cut significantly. The leader of Greece’s popular left-wing opposition says he will demand a massive debt haircut from bailout lenders if his party comes to power in a possible snap election early next year. (AP Photo/Petros Giannakouris)

Il governo di Alexis Tsipras e di SYRIZA non solo continua a proteggere la prima casa degli strati popolari dai pignoramenti in caso di impossibilità di pagare il mutuo, ma ha esteso, per la prima volta in Europa, questa protezione della prima casa anche alle persone – imprenditori che avevano ottenuto prestiti per le loro imprese costituendo ipoteche sulle loro prime abitazioni. 

di Argiris Panagopoulos

La nuova legge voluta dall’esecutivo di SYRIZA sostituisce la vecchia “legge Katseli”, dal nome della ex ministra delle Finanze di Papandreou che ebbe il coraggio di fermare il disastro voluto dal FMI, dalla BCE e dalla Commissione Europea sui pignoramenti della prima casa, che in Spagna hanno portato ad almeno 7.000 suicidi dall’inizio della crisi. Le persone a cui era riconosciuta la protezione della loro prima casa dalla “legge Katseli” continueranno in sostanza ad avere tutti i benefici della vecchia legge, mentre le persone e le famiglie che richiedono una nuova regolamentazione lo potranno fare con le garanzie previste dalla nuova legge o dai tribunali.

Alla fine quando la sinistra fa la sinistra e sta dalla parte dei deboli non ci sono Fake News che reggono.
Il grave problema della protezione della prima casa delle famiglie meno ambienti è stato uno dei pilastri della politica sociale di SYRIZA, insieme con il salvataggio della sanità e la scuola pubblica e la protezione della gente dalla crisi umanitaria che ha attraversato il paese. Perché in Grecia abbiamo avuto una vera crisi umanitaria che la Commissione Europea e la BCE non volevano vedere e durante la quale il KKE, quando venivano presentate da SYRIZA le prime iniziative legislative per affrontarla, votava contro o scappava dalle votazioni in parlamento, ritenendo con una pensiero umanamente incomprensibile che offrire generi di prima necessità alle persone e alle famiglie bisognose fosse una “mancetta” del capitalismo per allontanarle dalla… rivoluzione sociale. In Italia abbiamo avuto una ricca pattumiera di Fake News sull’argomento non solo dal giornale degli industriali e dei banchieri ma anche dalla sinistra settaria.
Tornado alla legge per la protezione della prima casa alla fine perfino Nuova Democrazia e la Unione di Centro hanno votato a favore della nuova legge mentre il partito duro e puro dei comunisti del KKE si è dichiarato “presente” in aula evitando di dimostrarsi contrario ad una legge che protegge quasi 200.000 famiglie da un probabile pignoramento della loro prima casa dalle banche. Secondo i calcoli il sistema della protezione della prima casa in Grecia protegge almeno il 70% dei debitori nel loro insieme e quasi la totalità degli strati popolari e bisognosi.

Intanto Nuova Democrazia e il PASOK che hanno governato fino al gennaio del 2015 avevano lasciato scoperte le famiglie bisognose dal momento che non avevano prolungato la validità della “legge Katseli” per l’anno 2015 pensando così, grazie ai creditori, di ostacolare il governo di Tsipras dalla protezione dei deboli. Oggi attendevano, insieme alla sinistra settaria, che il governo si sarebbe piegato alle pretese di una parte dei creditori non proteggendo la prima casa dei deboli per poter prendere 1 miliardo dagli interessi della BCE e dalle banche centrali europee dal debito greco. Al contrario il governo di SYRIZA ha varato la nuova legge e tratta con l’Eurogruppo per ottenere questo miliardo nei prossimi giorni o settimane escludendo dalla trattativa la protezione delle famiglie bisognose.

Così il governo di SYRIZA ha portato la legge in parlamento di propria iniziativa e senza mettersi dall’accordo con le banche e i loro creditori seguendo nel periodo post-memorandum la politica di azioni “unilaterali” che aveva cominciato durante il commissariamento del paese dai creditori. Il governo di Tsipras vuole creare un fondo di almeno 7 miliardi per rilevare dalle banche i mutui delle famiglie bisognose, naturalmente scontati dal loro valore nominale, e surgelare ogni ipotesi di pignoramento con la garanzia della gestione della questione direttamente dallo stato e senza interferenze bancarie.

La proposta del governo di SYRIZA ha ottenuto 194 voti a favore, sui 231 deputati presenti in aula, i socialisti del PASOK hanno votato contro, facendo arrivare i “no” ai 33, mentre 4 deputati si sono dichiarati “presenti”.
Tra le novità della nuova legge vi è la sovvenzione da parte dello stato di una parte della rata dei mutui per le famiglie più bisognose.

La nuova legge di SYRIZA per la protezione della prima casa prevede infatti che:
Si protegge dai pignoramenti la prima casa con un valore catastale fino ai 250.000 euro, che è molto più basso dal valore commerciale, per i mutui, i prestiti commerciali e i prestiti attraverso le carte di credito o prestiti richiesti per la riparazione della prima casa. Inoltre si proteggono dai pignoramenti anche gli imprenditori che hanno ottenuto prestiti per le loro aziende ipotecando la loro prima casa fino ad una valore catastale di 175.000 euro, che è sempre meno del vero valore commerciale.

Il volume del debito in rosso non deve superare i 130.00 euro per ogni debitore per debiti per mutui, riparazioni o debiti di consumo, e non deve superare i 100.000 euro per ogni imprenditore che ha ipotecato la sua prima casa per avere un prestito per la sua impresa.

La protezione della legge è valida anche per le persone che hanno una seconda casa o beni immobili che non superano il doppio della somma del debito o gli 80.000 euro.

Le persone che saranno protette dalla legge pagheranno solo fino al 120% del valore della loro prima casa con un interesse basso e fino ai 25 anni da quando cominceranno di pagare le rate.

Il settore pubblico potrà sovvenzionare il pagamento delle rate delle famiglie per questi 25 anni.

Le persone che richiederanno la protezione della legge lo potranno fare attraverso una piattaforma elettronica, ma possono chiedere anche la regolamentazione dei loro debiti al tribunale, avendo anche una seconda scelta.
Il calcolo dei bisogni della famiglie per considerare le loro esigenze reali di una vita dignitosa e pagare il muto si fa partendo dai dati dell’Istat greca sul costo della vita di una persona aumentato del 70%. Praticamente le persone con redditi dichiarati fino ai 36.000 euro ricadranno sotto la protezione della nuova legge.

Tra le cose positive della nuova legge dobbiamo notare il prolungamento del debito fino ai 25 anni e il “taglio” del debito e degli interessi che superano il 120% del valore della casa. Le persone che chiederanno la protezione della nuova legge pagheranno solo fino al 120% del valore della casa, compresi gli interessi, in rate mensili con gli interessi calcolati con l’Euribor del trimestre aumentato del 2%, mentre avranno un taglio aggiuntivo degli interessi in media tra il 2% e il 3%

Di Nardi

Davide Nardi nasce a Milano nel 1975. Vive Rimini e ha cominciato a fare militanza politica nel 1994 iscrivendosi al PDS per poi uscirne nel 2006 quando questo si è trasformato in PD. Per due anni ha militato in Sinistra Democratica, per aderire infine nel 2009 al PRC. Blogger di AFV dal 2014

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