(Roberto Monaldo/LaPresse)

Quest‟anno si festeggia una Festa della Liberazione in un clima molto particolare. Alla confusione politica si mescola un‟aria di aggressione continua sui social media e sui giornali da parte di una destra che guarda alle future alleanze in Europa. Alla vigilia delle elezioni europee, il ricordo della Liberazione dal nazifascismo assume quindi una grande importanza. Ne parlano tra gli altri sui quotidiani di oggi Gad Lerner e Pierluigi Battista da punti di vista molto diversi, anzi opposti. Su Repubblica, Gad Lerner parla della necessità di un nuovo impegno antifascista a tutti i livelli a partire da quello culturale: “25 aprile, il no di Salvini rilancia la Resistenza” (“La parola chiave con cui Matteo Salvini si è chiamato fuori dalle celebrazioni del 25 aprile 2019 è derby…..”, p. 17 con richiamo in prima). Sul Corriere della Sera Pier Luigi Battista critica invece la sinistra, colpevole secondo lui, di voler rilanciare in periodi diversi l‟allarme sul nuovo fascismo come successe nel 1994 contro Berlusconi, il “cavaliere nero”: “La grande piazza del ‟94. E nacque l‟idea sbagliata dell‟allarme fascismo”..Ma le argomentazioni e le semplificazioni di Battista sono smentite dallo stesso articolo di Gad Lerner che ripercorre la storia degli ultimi anni e mette in evidenza le contraddizioni che sono emerse anche all‟interno della sinistra, nei contrasti con l‟Anpi, l‟Associazione nazionale dei partigiani) tanto per dirne una. Per questo non si possono fare facili semplificazioni tra una destra moderna e una sinistra nostalgica ed è per questo che la Festa della Liberazione assume un valore molto particolare in questo delicato momento di passaggio. Scrive tra l‟altro nel suo commento Gad Lerner: …“Secondo Ginzburg, «il fascismo ha un futuro»; e si può incarnare in nuove forme, non rifuggendo paradossalmente le antiche. Chi per istinto ha avvertito prima degli altri la metafisica del fascismo che circola sotto forma di razzismo, maschilismo, militarismo nel nostro tempo contemporaneo, sono stati i sopravvissuti della Shoah e i partigiani ancora viventi. Alla senatrice a vita Liliana Segre solo pochi gaglioffi osano mancare di rispetto. Ma mi permetto di suggerire a Matteo Salvini di usare prudenza, nei suoi sfottò, anche riguardo all’Associazione nazionale partigiani d’Italia. Mettersi contro l’Anpi non porta mai bene, altri se ne sono già accorti…(il riferimento è agli scontri tra antifascisti e governo Renzi..). Nei giorni scorsi, sul 25 aprile il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha usato parole chiare: “Il 25 aprile è la Festa della Liberazione di questo Paese. Se Salvini è al governo e se c’è questo governo è grazie al fatto che 74 anni fa, la guerra di Liberazione, ha cacciato fascisti e nazisti dal Paese. Questo fatto non lo cancella nessuno”.

http://www.controlacrisi.org/notizia/Politica/2019/4/23/52609-25-aprile-landini-se-salvini-e-al-governo-in-questo-paese-e/

Di Nardi

Davide Nardi nasce a Milano nel 1975. Vive Rimini e ha cominciato a fare militanza politica nel 1994 iscrivendosi al PDS per poi uscirne nel 2006 quando questo si è trasformato in PD. Per due anni ha militato in Sinistra Democratica, per aderire infine nel 2009 al PRC. Blogger di AFV dal 2014

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