A metà aprile si è svolta a Washington una riunione dei ministri delle Finanze di 26 paesi per lanciare una coalizione volta a promuovere una azione collettiva sui cambiamenti climatici. L’iniziativa, che ha preso il nome di “Coalizione mondiale dei ministri delle finanze per l’azione per il clima”, era stata lanciata a febbraio ad Helsinky dai governi dei paesi nordici per promuovere le azioni di pertinenza nazionali sul clima, in particolare attraverso la politica fiscale e l’uso delle finanze pubbliche. Come ormai è d’abitudine, a riunioni internazionali orientate a cooperazione e ad impegni condivisi per affrontare le emergenze, non era presente l’Italia. Dopo l’assenza dalla conferenza di Marrakesh sui rifugiatie il voto contrario in sede Onu sulla dichiarazione di illegalità del possesso di armi nucleari, di nuovo il nostro Paese ha seguito la strategia dei sovranisti guidati da Bannon in Europa e da Trump nelle due Americhe. Anche questa volta si trattava di promuovere politiche internazionali non aggressive e ispirate a solidarietà, ma noi eravamo assenti

Continua…

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/05/02/dove-era-litalia-quando-a-washington-si-prendevano-impegni-sul-clima/5147182/

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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