IL POPOLO COLOMBIANO VUOLE LA PACE.

Frncesco Cecchini

URIBE E DUQUE NEMICI DELLA PACE
Gli eventi che si sono verificati negli ultimi giorni in Colombia con gli assassinii che continuano dei leader sociali e degli ex guerriglieri delle FARC-EP , il disprezzo per la JEP, Giustizia speciale della pace, nel caso dell’ex comandante Jesús Santrich, la denuncia del New York Time sull’ordine dato alle Forze Armate per ottenere risultati indipendentemente dai metodi sono estremamente preoccupanti e sono la prova che il governo di Ivan Duque è contro la pace. Duque, contrariamente a quanto ha proposto nella campagna elettorale, quando ha promesso di costruire su ciò che è stato costruito con riconciliazione e convivenza, ha preferito tornare al passato, dimenticando che il paese non è lo stesso che il suo mentore Uribe, nemico numero uno della pace in Colombia, ha governato. Ora anche Duque vuole hacer trizas de la paz, mandare in frantumi la pace.

Quando un governo riconosce che non può garantire la vita dei suoi cittadini, passa la linea sottile della tirannia dello stato fallito. Da La Oreja Roja del 24 maggio 2019
Jesús Santrich. Le decisioni giudiziarie in materia di estradizione di Jesús Santrich, prima liberazione e poi di nuovo imprigionamento, sono al centro della situazione politica e approfondiscono i contrasti tra il governo, i partiti indipendenti e i partiti di opposizione sulla questione della pace e del rispetto degli accordi dallo Stato colombiano e dalla guerriglia delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia- Esercito Popolare, FARC-EP.


Jesús Santrich


Nuovi falsos positivos. Falsi positivi è il nome con cui si è definito lo scandalo, emerso alla fine del 2008, che ha coinvolto alcuni membri dell’Esercito colombiano ritenuti responsabili dell’assassinio di civili innocenti fatti passare per guerriglieri uccisi in combattimento, Un recente articolo sul New York Times, firmato da Nicholas Casey, ha messo sotto accusa il governo Iván Duque. In questo articolo si racconta che il comandante dell’esercito colombiano, Nicacio Martínez Espinel, frustrato dagli sforzi non sempre efficaci per preservare la pace, ha ordinato alle truppe di raddoppiare il numero di criminali e ribelli uccisi, catturati o costretti alla resa in battaglia ed eventualmente accettare un aumento delle vittime civili in queste azioni. Una pace, quindi, per Nicacio Martínez Espinel di innocenti assassinati. Il giornalista Nicholas Casey afferma che tutto ciò è registrato in ordini scritti ed anche in interviste con ufficiali di alto grado. In un editoriale del New York che ha seguito l’articolo di Nicholas Casey dal titolo : “La pace della Colombia è troppo preziosa per essere abbandonata.” si afferma che il governo di Duque e i suoi alleati di destra hanno sabotato i progressi fatti con l’Accordo di Pace.

I FALSOS POSITIVOS SONO CRIMINI DI STATO

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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