ABI – teleSUR

Il presidente socialista della Bolivia, Evo Morales, è stato accolto da un grande raduno nella città orientale di Santa Cruz. Centinaia di migliaia di persone hanno partecipato nonostante la città fosse normalmente conosciuta come una roccaforte dell’opposizione di destra. La manifestazione è stata organizzata a sostegno del partito Movimento verso il socialismo – strumento per la sovranità dei popoli (MAS) di Evo Morales, per celebrare l’anniversario della riforma agraria del paese e ribadire l’appello alla popolazione a votare in vista delle presidenziali di ottobre per il binomio uscente Evo Morales – Alvaro Garcia LInera.

Il presidente Morales si è rivolto alla folla affermando: “Siamo radunati qui in modo che la Bolivia non sia costretta mai più in uno stato di dipendenza. In modo che il popolo boliviano non dovrà mai più elemosinare. Siamo qui sorelle e fratelli, affinché il neoliberismo né le basi militari statunitensi tornino mai”.

In riferimento alle prossime elezioni dove Morales risulta in testa a tutti i sondaggi, il presidente indigeno ha lanciato un chiaro appello a non fare troppo “affidamento sui sondaggi”, perché “il voto non è solamente per Evo, il voto non è solamente per Alvaro, il voto è per il popolo boliviano”.

Il MAS ha anche presentato la sua lista di candidati parlamentari per la regione di Santa Cruz. In testa alla lista c’è Adriana Salvatierra, la 29enne presidente del Senato, indicata da molti come possibile successore di Morales.

La manifestazione stessa è stata organizzata dalla federazione sindacale locale, il cui segretario generale Rolando Borda, si è esibito al fianco di Morales sul palco. Il giorno prima Borda aveva presentato ciò che ritiene rappresentasse la mobilitazione.

“È una ratifica della nostra coscienza, e così l’economia del paese continua a crescere e la vittoria del 20 ottobre sarà schiacciante”, ha affermato.

Sebbene il focus della manifestazione siano state le imminenti elezioni, il paese stava anche celebrando il “Giorno della Rivoluzione Agraria” che ricadeva nell’anniversario della riforma agraria di Morales, che ridistribuì milioni di ettari a campesinos senza terra.

I principali beneficiari erano parte del CSUTCB, il più grande sindacato indigeno campesino. I loro membri erano presenti anche alla manifestazione di venerdì, principalmente coltivatori di coca della vicina regione di Chapare.

Un’economia in costante crescita ha portato Morales molto più avanti dei suoi rivali nei sondaggi d’opinione, tuttavia nessuno ha indicato che una vittoria al primo turno è certa. Per questo, Morales avrebbe bisogno del 50 percento dei voti, o del 40 percento se il candidato al secondo posto è indietro di 10 punti o più. La maggior parte dei sondaggi indica Morales poco meno del 40 percento, ma avanti rispetto ai suoi rivali con un margine confortevole di oltre 10.

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-bolivia_manifestazione_di_massa_in_sostegno_a_morales_in_una_roccaforte_della_destra/5694_29846/

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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