ROME, ITALY - SEPTEMBER 05: Italian Prime Minister Giuseppe Conte, and Italian President Sergio Mattarella attend the oath taking ceremony of the new Italian government led by Italian Prime Minister Giuseppe Conte at the Quirinale presidential palace in Rome, Italy, on on September 05, 2019. (Photo by Riccardo De Luca/Anadolu Agency via Getty Images)

Giuseppe Conte e i suoi ministri.


Francesco Cecchini

Il governo Giallo-Rousseau di Giuseppe Conte presenta degli elementi di continuità con il precedente governo Giallo-Verde di Matteo Salvini. Questo governo, a parte il fatto positivo della rimozione di Salvini dal Ministero degli Interni e luscita dei leghisti, ha tutte le caratteristiche per essere contro il popolo italiano con mantenere la sostanza dei Decreti sicurezza e con le risposte negative alle fabbriche in crisi o in sofferenza, alla richiesta di reddito, lavoro, salari adeguati, diritti, case, sanità, scuola e ai No Tav, No Tap, No Triv. La scissione di Matteo Renzi dal Partito Democratico e la formazione di Italia Viva che appoggia il governo giallo-rousseau di Giuseppe Conte, rappresenta un rafforzamento di continuità con il passato.

La scelta dei ministri è stata allinsegna della partitocrazia da casta, di cui innanzitutto i renziani sono specialisti e della gestione della cupola 5stelle composta da Grillo, da Davide Casaleggio e dal loro uomo Luigi Di Maio.

LUIGI DI MAIO MINISTRO DEGLI ESTERI.
Ha dichiarato fedeltà oltre che alla UE alla Nato. E’ uno dei motivi dell’appoggio di Trump al governo. Luigi Di Maio i primi di ottobre incontrerà Mike Pompeo e confermarà l’allineamento dell’Italia agli Stati Uniti su Iran, Venezuela, Cina etc.,etc.. Il governo Giallo Verde di Matteo Salvini ha goduto della cordialità statunitense senza però offrire riscontri effettivi, che ora Donald Trump si aspetta.
Lincontro fra Mike Pompeo e Luigi Di Maio servirà quindi a questo.
Di maio dovrà rinunciare o attenuare una precedente simpatia per la via della seta cinese, non condivisa peraltro dal capo del governo Giallo Verde, Matteo Salvini
.
LORENZO GUERINI MINISTRO DELLA DIFESA.
ll deputato renziano, presidente del Copasir, guida il dicastero al posto di Elisabetta Trenta. Forse non è un caso che nel contratto del governo Giallo-Rousseau di GiuseppeConte2 non ci sia alcun riferimento al taglio delle spese militari. Prossimamente, infatti, il Parlamento potrebbe autorizzare nuove importanti commesse militari, dal valore miliardario. In questi giorni sono stati consegnati in Parlamento alcuni decreti autorizzativi per avviare importanti programmi militari. Parliamo di atti su cui a lavorare, verosimilmente, è stato lex ministro Elisabetta Trenta, e non il suo successore Lorenzo Guerini, da poco insediatosi. I decreti autorizzativi sono in totale otto: a breve potremmo dotarci di un nuovo sistema missilistico, di nuovi blindati, di mezzi subacquei per le Forze speciali della Marina e finanche di due sommergibili. Programmi importanti, dunque. Che sono stati assegnati il 18 settembre alle commissioni Difesa e Bilancio per avere lok definitivo. E, per tutti, il termine della discussione è fissato al 28 ottobre 2019. Fino ad allora non sarà possibile conoscere in dettaglio i contenuti.
LUCIA LAMORGESE MINISTRO DGLI INTERNI.
Lamorgese, al posto di Salvini agli Interni, appare subito non essere un cambio sostanziale della natura della politica del nuovo governo, nonostante su questo le parole, le promesse si siano sprecate, ma semplicemente la conduzione
della stessa politica con un profilo più basso, cioè con il rigetto delluso elettorale e propagandistico del Ministero degli Interni che ha fatto la fortuna di Salvini nei mesi precedenti. Lamorgese ha dichiarato : saremo più umani, ma i
porti restano chiusi. Aggiorneremo le norme alla luce dei rilievi del Quirinale sui decreti ed afferma
che ci vogliono tempi lunghi per riscrivere il decreto, che bisogna evitare strappi sulla sicurezza e che sono rinviate anche le modifiche indicate dal Quirinale alle misure di Salvini.
Per di più il discorso generale fatto dal governo guarda alle modifiche in Europa del trattato di Dublino; questo vuol dire che fino a quando non si modificherà questo trattato non ci saranno vere modifiche ai decreti sicurezza, rimarrà caso mai un atteggiamento meno propagandistico elettorale e più umano a parole ma disumana nei fatti.
E inutile dire che resta disumana tutta la parte del
decreto sicurezza che riguarda la repressione delle lotte sociali e laumento dei poteri della polizia.
La linea del governo si attesta sempre su una posizione anti costituzionale e contraria al diritto internazionale, e ciò riguarda sia il secondo ma anche il primo Decreto sicurezza. Questo governo va combattuto anche su questa base di anticostituzionalità.

GUALTIERI MINISTRO DELL’ECONOMIA. EUROPEI. Il curriculum di Gualtieri la dice lunga sulla sua continuità con certa storia.
Gualtieri è stato dentro i dossier fiscal compact-piani Juncker e Invest EU, così come è stato relatore delle misure bancarie NBL, crediti deteriorati delle banche. E in diretta continuità con i tecnici Monti, Grilli, Saccomanni. Gualtieri è parte dei centri studi economici che operano dentro e al di sopra dei governi, dal Brueghel belga al CESifo tedesco e allIstituto italiano, Astig.

VINCENZO AMENDOLA MINISTRO PER GLI AFFARI EUROPEI.
Lo stesso vale anche per Vincenzo Amendola, che ha praticamente svolto questo ruolo, pur in diverse vesti, per Alfano, per Gentiloni e per Renzi.

PAOLA DE MICHELI MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE.
Paola De Micheli. Lassegnazione allesponente PD
del Ministero delle infrastrutture al posto del tremebondo Toninelli si è subito dimostrata, attraverso le dichiarazioni della Ministra, una vera restaurazione, con la fine della demagogia grillina, delle politiche delle Grandi opere,
sblocca cantieri, Tav, Tap, Trivelle, ecc., che rispetto alle promesse elettorali grilline porta questo governo oltre a rappresentare gli interessi di padroni, speculatori, multinazionali, ecc. anche ad una piena concordanza con la politica del Sì che Salvini aveva posto a base della stessa crisi di governo – concordanza del Sì tra PD e
Lega che già era stata vista allopera nel caso della Tav. Questa concordanza si manifesta anche nel Codice degli appalti in cui il PD è pronto a raccogliere pienamente le pressioni padronali e leghiste che si traducono in riduzione
dei controlli sugli appalti soprattutto sulla sicurezza
e tutele dei lavoratori e in apertura alla penetrazione negli appalti stessi della grande malavita. Su questo il Sole 24 Ore plaude e mette in luce che si passa da un orientamento incerto e conflittuale tra Lega e 5stelle ad una concordanza forte di cui il nuovo ministro, anche per ingraziarsi padroni e speculatori, concessionari, ecc, e
segnare la discontinuità con Toninelli, si farà interprete.

TERESA BELLANOVA MINISTRO DELL’AGRICOLTURA.
Bellanova allAgricoltura è un personale ciclo compiuto, da bracciante a Ministro dellAgricoltura, ostentato con entusiasmo e arroganza, se non fosse in realtà una miserabile collocazione di una renziana doc, usata alla Leopolda come bandiera del renzismo più degradato.
Bellanova è stata solerte interprete degli interessi
padronali, dentro la dinamica degli accordi padroni/sindacati su tutte le grandi vertenze nei governi precedenti. Bellanova dipinge sempre sé stessa come lottatrice e battagliera. Ma questo nel tempo che fu. Da tempo si è messa in luce come pasdaran di Renzi, trattata alla
Leopolda come una rockstar e al Ministero del Lavoro è stata la più allineata ai padroni e alla destra sindacale.

ROBERTO SPERANZA MINISTRO DELLA SALUTE.
La sua presenza nel governo come Ministro
della Salute è la copertura a sinistra del governo e il
riassorbimento ampiamente previsto di questa componente nelle dinamiche del nuovo PD targato Zingaretti.

E così v

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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