Rifondazione Comunista

La maggioranza bulgara con cui è stata approvato oggi il taglio del numero dei parlamentari rappresenta una delle pagine più nere per la democrazia. Invece di tagliare i privilegi dei parlamentari, invece di intervenire in maniera decisa sulle indennità, i benefit, i rimborsi hanno voluto ridurre la rappresentatività del Parlamento.
E’ osceno constatare come ad approvare queste modifiche rozze, nel segno dell’antipolitica e del qualunquismo, sia stato un arco di forze che va dall’estrema destra al PD a LEU e SI. Se, come probabile, resterà poi in vigore un sistema elettorale maggioritario, una parte consistente del paese non avrà la possibilità di veder rappresentate le proprie istanze dove si fanno e decidono le leggi che ci governano.
Con questa decisione si vuole ridurre il Parlamento ad un conciliabolo per pochi “eletti” che dipendono dai capi che li nominano e non dai cittadini a cui si continua a negare il diritto di scegliersi i parlamentari. Un “capolavoro” che questo Paese, davvero, non merita!
Ci uniamo alle critiche dei costituzionalisti e dell’ANPI.

Maurizio Acerbo, Segretario nazionale PRC-S.E.

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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