Riceviamo e pubblichiamo
La nostra totale solidarietà va agli studenti e ai docenti del Cile che sono, in queste ore, in prima fila nella resistenza popolare contro il governo di destra di Sebastián Piñera. Un governo che con i militari nelle strade, arresti e torture vuole soffocare la giusta e enorme protesta popolare contro una struttura economica, sociale ed istituzionale diretta eredità della dittatura di Pinochet. -ha dichiarato Luca Cangemi, responsabile nazionale scuola ed università del PCI Di questa lotta contro un’ingiustizia sociale sempre più intollerabile e contro la repressione, le scuole e le università dell’intero Cile sono tra i maggiori centri propulsori. La scuola, l’università, la ricerca, la cultura, che nel paese andino, hanno grandi tradizioni sono state, infatti, particolarmente colpite dalle politiche neoliberiste. Una privatizzazione selvaggia, la negazione del diritto allo studio o l’indebitamento per frequentare corsi di studio per grandi settori sociali, la negazione dei diritti dei docenti: questa è la realtà cilena nel campo dell’istruzione. Lavoriamo perché nelle scuole e negli atenei italiani si manifesti un’ampia solidarietà con la mobilitazione in Cile, in omaggio ad una tradizione che fu fortissima negli anni ’70 e ad una necessaria convergenza contro il neoliberismo che colpisce i diritti sociali e la democrazia ad ogni latitudine. Un’ampia solidarietà che costringa anche l’ipocrita governo italiano ad assumere una posizione netta contro inaccettabili violazioni di elementari diritti-ha concluso Cangemi