Francesco Cecchini

Dopo “Mapuche” ( pubblicato in Italia da E/O) e “Condor”, che si svolgono in Argentina e Cile, Caryl Férey è sbarcato in Colombia. Quando inizia “Paz”, Bogotá subisce una serie di crimini barbarici. La polizia ha trovato cadaveri esposti in ambienti raccapriccianti e membra lanciate da aerei dopo essere stati tagliati con una motosega. La giornalista investigativa Diana Duzan scopre che Lautaro Bagader, capo della polizia di Bogotá, nasconde queste atrocità alla stampa. Mentre conduce le indagini, la giovane si rende conto che Lautaro ha partecipato a un raid nella giungla per catturare ex membri delle forze armate rivoluzionarie della Colombia, i cui partecipanti sono stati eliminati, tranne uno. Chi sono questi assassini chi vuole minare il processo di pace con l’ex FARC? E quali segreti nascondono Lautaro e suo padre, pubblico ministero a Bogotá? Diana traccerà il filo della storia della Colombia … e quella della famiglia Bagader. Carl Férey racconta i drammi che abbondano in Colombia ed ha affermato: “Sono stato sorpreso dalle notizie. Quando ho iniziato a scrivere, è iniziato il processo di pace, ma da allora è stato eletto un nuovo presidente, Iván Duque, e alcune delle FARC hanno appena ripreso le armi.” Alcune scene sono fredde e la ferocia si alza da tutte le parti: guerriglieri, trafficanti di droga e persino politici cinici a cui non dispiace sporcarsi le mani. Lo scrittore afferma di aver mitigato la violenza della guerra civile. Caryl Ferey ha scritto: ” ” Se la realtà spesso sorpassa la finzione, la Colombia è il più tragico esempio.Ho letto ZeroZeroZero l’inchiesta di Roberto Saviano  sul traffico di cocaina in Colombia e Messico. È una violenza così folle che ne sono uscito disgustato”,  Caryl Ferey ha innestato nella sua trama due storie d’amore fonte anche queste di suspense. Lo scrittore ha dato, quindi, a  questo romanzo noir anche un respiro poeticoCome nei suoi  precedenti romanzi, Férey si è informato sulla storia  della Colombia, dove ha anche fatto due viaggi di diverse settimane a Bogotá, Medellín, sulla costa caraibica e nella regione selvaggia di Chocó.

Sicuramente Paz Caryl Ferey verrà pubblicato in Italia, magari da E/O, e sarà uno stimolo a conoscere la Colombia, una realtà dove ancora non c’è la pace, ma continua il conflitto armato e la strage di leader sociali e di ex guerriglieri. La Colombia, uno dei  primi territori del continente americano in cui gli europei sbarcarono per imporre la loro civiltà, è diventato il santuario dell’ultra violenza.

Paz edizioni Gallimard

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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