Colombia Nell’ambito dei giorni di protesta contro le politiche economiche del presidente ultra filo statunitense Iván Duque, questo venerdì è stato decretato il coprifuoco nella capitale Bogotà che segue di un giorno il coprifuoco a Cali, terza città del paese.
Il sindaco Enrique Peñalosa, prevede che saranno schierati circa 4.000 soldati e 7.000 poliziotti.
Il coprifuoco includerà le città di Kennedy, Bosa e Ciudad Bolívar, inizierà dalle 20:00, mentre nel resto del territorio sarà dalle 21:00, fino alle 06:00.
La misura è stata adottata per i “disturbi” registrati nel dipartimento, Peñalosa in precedenza aveva assicurato che non avrebbe preso questa decisione perché “esiste una presenza effettiva delle forze di polizia in città” ma poi, ha cambiato idea.
Una misura simile aveva annunciato il suo collega, il sindaco di Cali, Maurice Armitage, dalle 19:00 (ora locale) dando come giustificazione “una serie di vandali, disadattati e criminali” che “rubano e saccheggiano i negozi”, ma è evidente che la decisione è finalizzata ad altro, ostacolare il movimento di protesta dilagante in tutto il paese che è riuscito a mobilitare milioni di persone nella giornata di sciopero generale nazionale.
Le azioni governative si verificano infatti dopo una giornata di sciopreo nazionale generale avvenuto giovedì, in cui molti settori hanno espresso il loro rifiuto verso il governo colombiano, il quale, da parte sua, durante la repressione ha provocato 3 morti e 273 feriti, secondo i dati del ministro della Difesa Carlos Holmes Trujillo.
Nel secondo link i video dall’alto del periodico el Tiempo delle manifestazioni più partecipate della giornata.
Traduzione rete solidarietà rivoluzione bolivariana
