Cade castello di menzogne contro la Siria. WikiLeaks pubblica documento dell’OPCW che rivela distorsioni nell’indagine sull’attacco chimico a Douma


Il 7 aprile 2018, ci fu profonda indignazione nell’opinione pubblica internazione per un presunto attacco chimico a Douma, un sobborgo di Damasco, la cui colpa fu immediatamente data al presidente siriano Bashar al-Assad. Ora, però, un ispettore dell’Organizzazione che nel 2018 partecipò all’indagine, “ha espresso preoccupazione” per il contenuto della versione scritta del dell’inchiesta che, secondo lui, “travisa i fatti “

I fatti hanno la testa dura e prima o poi i castelli di menzogna costruiti dai governi occidentali e dai loro media reggicoda, alla fine cadono.

Quanti vip o presunti tali, nani e ballerine, intellettuali da strapazzo, politici in cerca di visibilità, mimavano il gesto di mettersi la mano davanti alla bocca, come facevano i presunti protagonisti di un video che ritraeva la scena di coloro che, in questo modo, cercavano di non respirare i gas lanciati dalle truppe del “sanguinario Assad” il 7 aprile 2018. Senza neanche attendere le indagini fasulle dell’OPCW, USA, Francia e Gran Bretagna attaccarono la già martoriata Siria in nome dei diritti umani calpestati dal “dittatore” di turno. Ci sarà qualcuno che si scuserà per le menzogne diffuse, per essersi prestato suo malgrado anche ad essere un utile idiota di propaganda per far diventare la Siria un nuovo Iraq con un’altra guerra di aggressione?


Perché questo cappello introduttivo? Il motivo è questo. Ieri, WikiLeaks ha pubblicato   una lettera interna di un membro di una commissione dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW) che indagava sul presunto attacco chimico nella città siriana di Douma del 7 aprile 2018. Nella corrispondenza, l’esperto “ha espresso preoccupazione” per il contenuto della versione scritta del rapporto sull’indagine che, dice, “travisa i fatti “.

Il messaggio in questione è stato inviato il 22 giugno 2018, poco più di 2 mesi dopo il presunto attacco in Siria, a Robert Fairweather, capo di gabinetto dell’OPCW, e trasmesso anche al suo vice, Aamir Shouket, e altri membri della missione. Il nome dell’informatore non viene rivelato.

Secondo l’autore della lettera, la versione scritta del rapporto distorce le informazioni sulla situazione osservata dagli esperti. “Molti dei fatti e delle osservazioni delineati nella versione completa sono confusi tra loro e, omettendo selettivamente alcuni [fatti], è stato introdotto un pregiudizio involontario nel rapporto, minando la sua credibilità”, ha dichiartao. In questo contesto, ha affermato che alcuni fatti “cruciali” che possono essere visti nella versione scritta “sono stati trasformati in qualcosa di completamente diverso” rispetto al testo originale.

Differenze tra la versione completa e scritta

Successivamente, l’informatore ha evidenziato alcune dichiarazioni della versione scritta che, a suo avviso, “sono particolarmente preoccupanti”.

In primo luogo, ha commentato la frase nel rapporto che afferma che il team di specialisti aveva “prove sufficienti” che “cloro o altri prodotti chimici contenenti cloro” fosse stato usato nell’area. L’autore della lettera ha osservato che c’erano solo prove del fatto che i campioni raccolti nel territorio in questione “sono entrati in contatto con una o più sostanze chimiche contenenti l’atomo di cloro reattivo” e ha affermato che potrebbero essere sostanze diverse, incluso l’ipoclorito di sodio, che è “l’ingrediente principale nella candeggina per uso domestico, a base di cloro”. ” A proposito, indicare il cloro gassoso come una delle possibilità non è veritiero”, ha spiegato.

Allo stesso tempo, ha ribadito che la definizione “la sostanza chimica reattiva contenente cloro”, che hanno usato nella versione scritta, invece della “sostanza chimica contenente cloro reattivo” è “inaccurata”, poiché presuppone che si tratti di una sostanza reattiva contenente cloro che, a sua volta, non è necessariamente reattivo.

Inoltre, l’autore della lettera ha scritto che la versione redatta del rapporto indicava che probabilmente il gas proveniva da alcuni cilindri, anche se nella versione originale gli specialisti hanno sottolineato che è solo una delle possibilità e non ci sono prove sufficienti per affermarlo. “Questa è una delle maggiori deviazioni dal rapporto originale “, ha detto.
Ha anche sottolineato che la descrizione del livello della presenza di numerosi derivati ??organici clorurati nei campioni ambientali come “alta” – come si può leggere nella versione scritta – “probabilmente esagera l’entità” della loro presenza effettiva .

Incoerenza tra conseguenze video e testimonianze

Per quanto riguarda i video che sono stati diffusi poco dopo il presunto attacco e in cui si vedevano i sintomi delle persone colpite, l’autore ha attirato l’attenzione sul fatto che vi era una ” incoerenza” tra ciò che veniva mostrato e i racconti dei testimoni. Questa differenza è stata affrontata nel rapporto originale, ma apparentemente è stata eliminata dalla versione scritta. “L’omissione di questa sezione del rapporto […] ha un impatto negativo sul rapporto, poiché la sezione è indissolubilmente legata all’agente chimico identificato”, ha ribadito.

Inoltre, la versione redatta – come ha precisato – non conteneva la parte in cui sono state analizzate la posizione dei cilindri che presumibilmente erano la fonte della sostanza chimica, le sue condizioni, nonché l’impatto che hanno causato quando sono stati presumibilmente lanciati dall’aria.

In tale contesto, l’esperto ha osservato che dopo i cambiamenti subiti, il rapporto “non riflette più il lavoro del team” e ha chiesto che fosse pubblicata la sua versione completa.

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-cade_castello_di_menzogne_contro_la_siria_wikileaks_pubblica_documento_dellopcw_che_rivela_distorsioni_nellindagine_sullattacco_chimico_a_douma/82_31869/

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy