Mappa che mostra il nuovo tentativo espansionista del Marocco. La nuova delimitazione stabilisce il perimetro delle sue acque territoriali, fissato a 12 miglia nautiche (22 chilometri), in tutto il Sahara occidentale, un territorio la cui sovranità è in attesa di risoluzione da quando la Spagna ha lasciato la sua colonia nel 1975. Inoltre, il Marocco delimita i 200 miglia (370,4 chilometri) della sua zona economica esclusiva (ZEE) e incorpora i 350 (648 chilometri) della sua piattaforma continentale.


Francesco Cecchini


Il Parlamento del Marocco ha approvato due progetti di legge con cui estende la delimitazione delle sue acque nei confronti della Spagna e della Mauritania e dichiara legalmente la sua sovranità sulle acque territoriali del Sahara occidentale su cui esercita già un’invasione fisica, la novità è la annessione anche delle acque delle Canarie.
Le due misure, sebbene al momento non abbiano validità per il diritto internazionale, sono già state approvate dalla commissione parlamentare e ora rimane la ratifica del Senato e la firma del re, Mohamed VI, un problema che verrà risolto entro breve.
Le due leggi sono in conflitto con il diritto internazionale e riguardano direttamente le Isole Canarie e il Sahara occidentale.
il presidente del governo dell’isola, Ángel Víctor Torres ha affermato che le acque delle Isole Canarie “non si toccano” e ha chiesto l’intervento del Ministro degli Affari Esteri della Spagna, Arancha González Laya,
Nicolás Navarro, professore di diritto internazionale pubblico all’università di Las Palmas, ha affermato che il governo di Pedro Sánchez deve dire con fermezza e con forza che non accetta la delimitazione approvata dal parlamento del Marocco. “Non solo a causa delle acque delle Canarie, ma a causa della sua interferenza con i saharawi, con cui il governo marocchino vuole rafforzare la sua occupazione. La Spagna non possiede le acque del Sahara Occidentale e non dovrebbe negoziarle. Se le negozia, ammetterebbe che il Marocco ha sovranità sul Sahara Occidentale e non è così.”
Il Fronte Polisario ha condannato l’approvazione da parte del Parlamento del Marocco dei due progetti di legge, attraverso i quali intende istituire illegalmente una zona economica esclusiva e annettere le acque adiacenti al Sahara occidentale. Il membro del Segretariato Nazionale e responsabile del Comitato per le relazioni estere del Fronte del Polisario, Mhammad Jadad, ha affermato che le due iniziative di legge, approvate “sono solo un altro episodio dell’espansionismo marocchino patito dall’intera regione. Il Marocco intende annettere le acque territoriali adiacenti alle Isole Canarie e ad altri territori spagnoli. Questo atto si svolge nell’ambito della disperata campagna condotta dal Marocco per legittimare la sua occupazione illegale di parti del Sahara occidentale, attraverso tangenti e il coinvolgimento di entità straniere nella loro avventura coloniale nella parte occupata del nostro territorio nazionale “. Attraverso le iniziative di legge approvate, il Marocco estende la delimitazione delle sue acque contro la Spagna e la Mauritania e dichiara legalmente la propria sovranità sulle acque territoriali del Sahara occidentale su cui già esercita un’invasione fisica. Jadad ha affermato che il Fronte Polisario, in qualità di rappresentante del popolo saharawi “esaminerà le misure adottate nei procedimenti giudiziari che ha presentato dinanzi al Tribunale dell’Unione europea e seguirà con interesse le misure che la Spagna adotterà al riguardo. Il Fronte Polisario non esiterà a sottoporre la questione al Tribunale internazionale affinché la Legge del mare stabilisca che queste leggi sono nulle”

Sahara Occidentale del popolo saharawi

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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