Museo di Storia Naturale e Archeologia di Montebelluna.


Francesco Cecchini

Comunicato Stampa di Emanuela Gilli
Conservatore Museo di Storia Naturale e Archeologia di Montebelluna.

Il Museo Civico di Montebelluna organizza per giovedì 6 febbraio 2020 – ore 20.45 – la serata divulgativa “Veneti antichi raccontano: amori, guerre e potere” per presentare i Veneti antichi attraverso la splendida Arte delle situle.
La potenza evocativa di quest’arte farà rivivere gesti, sentimenti e desideri degli antichi Veneti. L’uomo sarà il vero protagonista di questa serata, lancio dell’imminente mostra archeologica al Museo Civico “Sapiens. Da cacciatore a cyborg”, la cui inaugurazione è prevista per sabato 15 febbraio.

Protagonista della serata sarà Luca Zaghetto, autore di numerosi studi sull’argomento, che ci parlerà di tre fondamentali opere di quest’arte: la situla Benvenuti di Este (PD), il capolavoro assoluto dell’intera produzione, e le situle di Montebelluna e dell’Alpago, fra i più recenti e significativi rinvenimenti in materia, ritraenti immagini erotiche e altre scene di vita di cui si daranno le più aggiornate interpretazioni.

Scopriremo come tra 650 e 400 a.C., nell’Altoadriatico prese piede una produzione artistico/artigianale di preziosi oggetti in bronzo – perlopiù vasi da bevande pregiate chiamati situle, da cui il termine Arte delle situle – che ad oggi costituisce una delle più importanti fonti di informazione sulla storia dell’Europa preromana. Questi oggetti sono infatti decorati con raffigurazioni che, come vere e proprie fotografie, immortalano momenti e particolari della vita concreta delle antiche genti del Veneto e delle regioni limitrofe; momenti che l’archeologia altrimenti non avrebbe e non ha potuto farci conoscere; è il caso ad esempio di tutto l’abbigliamento, della vita di “corte”, delle cerimonie e dei giochi pubblici e finanche degli eserciti, ritratti anch’essi con dovizia di particolari.

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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