Il Consiglio dei Ministri  spagnolo ha dato il via libera all’aumento del salario minimo.

L’accordo, concluso due settimane fa in una riunione tra Ministero del Lavoro, sindacati e datori di lavoro, comporterà un aumento della remunerazione minima a 950 euro per 14 mensilità, quasi 400 euro in più rispetto al livello salariale minimo previsto nel 2007.

Il primo successo del Governo di coalizione tra socialisti e Unidas Podemos porterà benefici a circa due milioni di lavoratori in tutta la Spagna, che beneficeranno di un aumento del 5,5% sul loro stipendio.

Il provvedimento, che avrà effetto retroattivo a partire dal 1 gennaio di quest’anno, segue un primo aumento di salario minimo promosso già dal precedente governo di sinistra, che nel 2019 aveva portato la retribuzione minima a 900 euro.

Il Governo ha annunciato congiuntamente anche la volontà di aumentare le pensioni e di portare, entro fine mandato, il salario minimo al 60% dello stipendio medio, il che equivarrebbe a circa 1.200 euro.

Di Nardi

Davide Nardi nasce a Milano nel 1975. Vive Rimini e ha cominciato a fare militanza politica nel 1994 iscrivendosi al PDS per poi uscirne nel 2006 quando questo si è trasformato in PD. Per due anni ha militato in Sinistra Democratica, per aderire infine nel 2009 al PRC. Blogger di AFV dal 2014

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