Louisa Hanoune, segretaria del PT
Francesco Cecchini
CORTE MILITARE DI BLIDA, 10 FEBBRAIO 2020: LOUISA HANOUNE RICONQUISTA LA LIBERTA’.
Louisa Hanoune è stata rilasciata dopo 9 mesi di detenzione, in quanto la Corte d’ Appello Militare di Blida non ha ritenuto valida, inconsistente quindi, l’accusa di cospirazione contro l’autorità dello Stato e dell’ Esercito.
I sette avvocati difensori di Louisa Hanoune, guidati da Mes Boudjemaâ Ghechir e Mokrane Aït Larbi, hanno smontato le accuse e chiesto l’assoluzione sottolineando che preoccupata della situazione del paese aveva contattato Saïd Bouteflika e proposto una fase costituente guidata da un rappresentante della società civile e non da una figura del vecchio sistema. Uno dei suoi avvocati difensori in una delle arringhe ha detto: ” In quanto capo di partito Louisa ha sempre militato per un cambiamento pacifico. In tutti i suoi discorsi lo ha affermato. Non ha commesso niente d’illegale. E’ stata sempre nel suo ruolo di donna politica, in armonia della legge.”
Ed è quanto i giudici, alla fine dopo mesi, hanno riconosciuto.
All’uscita, Louisa Hanoune ha ringraziato coloro coloro che l’hanno sostenuta e creduto nella sua innocenza. Raggiunta la sede del PT ha dichiarato: ” I giudici conoscevano bene la questione. Un’attivista politica, nota da decenni non poteva essere accusata di tali crimini.”