Candidati a sindaco di Parigi. Danielle Simonet è la terza da sinistra e Anne Hidalgo la sesta da sinistra
Francesco Cecchini
In Francia le elezioni amministrative, che si svolgono ogni 6 anni, si avvicinano. Il 15 marzo, fra una decina di giorni, si terranno le elezioni comunali a Parigi, la capitale della Francia. ed in molte altre città francesi. I candidati a sindaco sono 8: Danielle Simonet e Vikash Dhorasoo per Décidons Paris , Anne Hidalgo per Paris en commun, David Belliard per L’Écologie pour Paris, Cédric Villani per Le Nouveau Paris, Agnès Buzyn per Ensemble pour Paris, Rachida Dati per Engagés pour changer Paris, Serge Federbusch per Aimer Paris, Marcel Campion per Libérons Paris e Christophe Berkani per Pari(s) Citoyen. Il sistema elettorale attualmente in vigore prevede un eventuale secondo turno e sicuramente Il 22 marzo vi sarà il secondo turno al quale accederanno soltanto i candidati che avranno ottenuto più voti.
DANIELLE SIMONET DI LA FRANCE INSOUMISE
Vikash Dhorasoo e Danielle Simonnet per Décidons Paris
Danielle Simonnet, candidata di La France insoumise, aveva già partecipato alle elezioni comunali del 2014 ed era stata eletta ottenendo il 4,94 % dei voti ed è stata l’unica opppositore di sinistra alla sindaca Anne Hidalgo.
Dopo l’appello “Décidons Paris” di giugno 2019 di Danielle Simonnet e Claudio Pulgar-Pinaud per un programma municipalista comunista per le amministrative di Parigi, nella assemblea costituente dello scorso 9 novembre sono stati discusse le azioni da intraprendere, la definizione di una carta etica, il metodo per designare capilista e liste in armonia con principi democratici e comunisti. Per le amministrative di Parigi sono stati proposti ed accettati Danielle Simonnet già consigliera parigina, e Vikash Dhorasoo, ex calciatore, attivista antirazzista e antifascista, co-fondatore di Tatane (fondato nel 2011 Tatane è un movimento per un calcio sostenibile e felice) e sponsor del calcio gay parigino. L’ambizione di “Décidons Paris” è quella di unire le lotte degli abitanti e di tutte le forze associative, sindacali e politiche, per uscire da Parigi per i ricchi, dall’attrattiva finanziaria e turistica e dalla cemitificazione anti-ecologica attraverso un nuovo approccio: municipalismo (rivendicazione dell’ autonomia dell’ amministrazione locale). In tutta Parigi, sarà organizzata una campagna per il diritto alla casa. L’azione sarà di identificazione di abitazioni e uffici vuoti, di accesso ai diritti per la casa, di un referendum per ripristinare la competenza del municipio in materia di affitti bassi e per la requisizione di alloggi per il popolo.
In conclusione Décidons Paris vuole dare vita a a una alternativa democratica per costruire una città popolare, femminista, antirazzista, ambientalista.
“Décidons Paris”, ha l’appoggio di REV-Rassemblement des Ecologistes pour le Vivant.
ANNE HIDALGO DEL PARTITO SOCIALISTA
Anne Hidalgo
Favorita è la sindaca uscente Anne Hidalgo, eletta coi socialisti: ma è molto meno favorita di 6 anni fa. La candidata favorita dai sondaggi è la sindaca uscente Anne Hidalgo, eletta col Partito Socialista nel 2014, ma è molto meno favorita di 6 anni fa. Anne Hidalgo piace soprattutto a elettori di sinistra e ad ambientalist; del resto alcune delle sue misure più visibili sono state l’espansione delle piste ciclabili e la pedonalizzazione di una parte centrale della riva della Senna. In vista di queste elezioni, Anne Hidalgo ha proposto altre misure che vanno in quella direzione ambientalista come un referendum sul ruolo che deve avere Airbnb, un piano per rendere il centro della città completamente ciclabile, una nuova forza di polizia da 5000 membri di cui la metà donne, e un impegno a spendere 20 miliardi di euro per convertire uffici in case a basso prezzo. lo ha raccontato CityLab, il magazine di Bloomberg che si occupa di urbanistica. Mentre alle scorse amministrative il programma di Anne Hidalgo era Oser Paris ora è Paris en commun per sottolineare un programma ambientalista in favore dei parigini.
Oltre che dal Partito Socialista Anne Hidalgo è appoggiata dal Partito Comunista Francese e non è possibile che in un secondo turno ottenga l’appoggio dei Verdi di Europe Écologie Les Verts-EELV di David Belliard.