di Michele Merlo

Stiamo vivendo sulla nostra pelle l’effetto del blocco temporaneo di farmaci e dispositivi di protezione sanitaria. È di pochi giorni fa la notizia che la Germania aveva bloccato un carico di mascherine dirette verso l’Italia, cosi come sia Francia che Germania avevano bloccato le esportazioni di dispositivi sanitari verso l’Italia. 

Giustamente ci siamo indignati, ma abbiamo avuto un assaggio di cosa significhino le sanzioni per i paesi che le subiscono. 

Attualmente ci sono molti casi di blocchi economici imposti dagli Stati Uniti e dall’Ue verso paesi “canaglia”.

Secondo gli ultimi dati, dopo Cina e Italia, il paese che sta subendo più di tutti il Corona Virus è l’Iran. 

Questo stato è sottoposto a rigidissime sanzioni che hanno pesantemente colpito l’economia.

Adesso è il momento di togliere questi provvedimenti criminali verso l’Iran, cosi come Cuba, Venezuela, Siria e molti altri stati che hanno l’unica colpa di perseguire un sistema economico diverso dall’ultra liberismo made in Usa e Gb. 

Cuba e il Venezuela, nonostante tutto, ci stanno inviando medici per sopperire ai nostri 20 anni di liberismo sanitario. Andrebbero ringraziati, invece subiscono sanzioni.

Questi paesi tra le altre cose, pagano il prezzo di aver costruito un sistema sanitario pubblico a differenza degli USA dove i cittadini non possono nemmeno ricorrere alla sanità per curarsi, dove un tampone costa talmente tanto che non vi si ricorre. Allora i cittadini americani che fanno? Si armano, perché è inevitabile sentirsi abbandonati e in preda all’anarchia. 

Anche se è passato abbastanza sotto silenzio, il tentativo degli USA di acquistare i diritti di alcuni farmaci e vaccini sperimentali in Germania, per poi presumibilmente rivenderli agli altri paesi, è l’esempio di dove siamo arrivati.

Il Corona virus ci impone nuove riflessioni e certamente dopo questa pandemia si dovrà guardare al nostro sistema economico, non solo riguardo l’Europa, il Mes o i vincoli di bilancio. 

E’ necessario rifondare i principi di interesse nazionale. 
Intanto però, togliere le sanzioni ai paesi che le subiscono è un atto fondamentale per impedire l’ulteriore propagazione del virus.

Sui pacchi di mascherine che ci sono arrivati dalla Cina c’è una frase molto eloquente, “siamo onde dello stesso mare, foglie dello stesso albero, fiori dello stesso giardino”. 

Facciamo in modo che questa sciagura ci migliori, come cittadini e come stati, chiediamo e offriamo solidarietà tra popoli, sarà sicuramente un nuovo inizio.

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-ora_che_sappiamo_cosa_significa_togliamo_le_criminali_sanzioni_contro_i_paesi_colpiti_dal_coronavirus/82_33656/

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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