La procura di Roma ha impugnato la sentenza di condanna della Corte d’Assise di Roma. Non vanno riconosciute attenuanti a Raffaele D’Alessandro, Alessio Di Bennardo e, soprattutto, a Roberto Mandolini. Lo riferisce Ilaria Cucchi, sorella di Stefano Cucchi, in merito alla sentenza della Corte d’Assise di Roma che ha condannato i carabinieri Di Bernardo e D’Alessandro a 12 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale ed a 3 anni e otto mesi il maresciallo Roberto Mandolini per aver contribuito a manomettere le relazioni di servizio per proteggere i suoi sottoposti. “Non posso non essere d’accordo”, scrive Ilaria Cucchi sul suo profilo Facebook.
La sentenza della Corte d’Assise di Roma è arrivata nel novembre 2019, dopo dieci anni da quell’ottobre 2009, quando il 33enne fu arrestato a Roma per droga e fu restituito senza vita ai suoi familiari una settimana dopo.

http://www.controlacrisi.org/notizia/Politica/2020/3/21/53401-caso-cucchi-la-procura-di-roma-impugna-la-sentenza-della/

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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