di David Cromwell e David Edwards

Negli ultimi vent’anni abbiamo documentato alcuni esempi sconcertanti di irresponsabilità giornalistica, ma il tweet del redattore politico di ITV, Robert Preston, il 14 marzo è stato qualcosa di speciale. Con Cina, Corea del Sud, Italia, Spagna e altri paesi bloccati, isolati e un crollo medico generale, con il Regno Unito che vacilla per casi e morti crescenti – con gli anziani, in particolare, che subivano una terribile minaccia che aveva già reclamato migliaia di vite nel mondo – Peston ha twittato:

‘Rivelazione: gli anziani in quarantena a casa o in case di riposto per quattro mesi, in una mobilitazione tipo “tempo di guerra” per combattere il coronavirus. Dettagli completi qui.’

Tutto qui! Nessun conforto, nessuna rassicurazione, nessuna certificazione da portavoce governativi ed esperti medici; solo un link a un articolo, che anch’esso offriva una magra consolazione ai lettori preoccupati.

Uno di noi aveva trascorso del tempo il giorno prima a rassicurare una madre ottuagenaria, profondamente scossa, che non era per nulla vero, come aveva letto, “che i vecchi con sintomi del virus saranno arrestati dalla polizia, se escono di casa”.

Su Twitter, l’attivista mediatico ‘leftworks’ ha detto la sua a Peston:

‘Diffondere informazioni non verificate in questo modo, senza appropriate conferme, potrebbe causare un panico tra le persone vulnerabili a rischio di quattro mesi da sole. Potrebbe persino causare suicidi. Tutto perché tu possa avere un’esclusiva’.

Un’operatrice assistenziale ha reagito:

‘Provi a dire alla mia cliente ottantottenne che soffre di Alzheimer che starà a casa per quattro mesi e poi trascorra giusto tre ore con lei a conoscenza di ciò. Dopo quelle tre ore, provi otto ore di seguito, tre giorni di fila’.

Tale dolorosa informazione sensibile doveva essere comunicata da un portavoce del governo in un modo calcolato per non diffondere paura e panico. Il giornalista e scrittore Charlie Brooker ha commentato:

‘Che tale materia di vita o morte sia passata a giornalisti lobbisti senza alcuna formazione scientifica, anziché essere spiegata direttamente al pubblico dal governo è sconcertante e osceno’.

Persino il principale intervistatore politico della BBC, Andrew Neil, non certo un radicale, ha twittato:

‘Se ci fosse qualcosa di vero in questo, dovrebbe essere rivelato dal primo ministro in un discorso alla nazione, non comunicato in un aggiornamento confidenziale da una fonte governativa anonima’.

Nell’articolo cui rimandava il suo tweet, Peston aveva scritto:

‘Agli ultrasettantenni il governo darà istruzioni di restare in stretto isolamento a casa o in case di riposo per quattro mesi, in una mobilitazione da “tempo di guerra” del governo che probabilmente sarà imposta nel giro dei prossimi venti giorni’.

Peston non ha indorato la pillola, segnalando del dirigente medico capo Chris Whitty e del consigliere scientifico capo Sir Patrick Vallance:

‘Sono profondamente preoccupati che alcuni anziani semplicemente muoiano a casa a causa di abbandono dopo essere stati messi in quarantena, dunque vogliono avviare la quarantena il più tardi possibile, a una certa data tra i prossimi di cinque a venti giorni’.

Peston ha parlato delle società di consegne Uber e Deliveroo ‘che portano cibo agli anziani e vulnerabili quando sono posti in isolamento forzato’.

‘Isolamento forzato’? Il solo altro commento di Peston è stato ancor più agghiacciante:

‘Quella che tiene svegli di notte ministri e dirigenti è la paura che se l’epidemia divenisse troppo grande dovrebbero prendere decisioni terribili, come quella che il Servizio Sanitario Nazionale (NHS) smetta di curare persone oltre una certa età, ad esempio 65 anni’.

Infliggere così brutalmente questa terrificante versione degli eventi al settore più vulnerabile della popolazione è stato sociopatico; la più vergognosa assenza di responsabilità giornalistica mai vista, con terribili conseguenze sul mondo reale.

La reazione di Peston a una valanga di critiche su Twitter è stata impenitente:

‘Il mio lavoro, che svolgo da 35 anni, consiste nel cercare di scoprire che cosa sta succedendo e nel raccontarvelo. Piuttosto stranamente alcuni di voi sembrano attaccarmi perché comunico quello che scopro. Per evitare dubbi, e potete vederlo chiaramente… dai molti blog riguardo al #COVID-19 [coronavirus] che ho scritto in giorni recenti – disponibili qui https://twitter.com/Peston/status/1239141173362638849 – quello che scrivo è il prodotto di domande a molte fonti rilevanti, NOT del fatto di essere imboccato (come alcuni di voi sembrano pensare). E parlo con tanti scienziati e medici, quanti dirigenti e politici. E’ il mio lavoro. Non sto dicendo questo per difendermi, ma per spiegare.’

La scienza NON è cambiata

Mentre il popolo britannico stava digerendo piani di ‘isolamento forzato’, il Guardian ha scritto il giorno seguente:

‘L’epidemia di coronavirus nel Regno Unito durerà fino alla prossima primavera e potrebbe causare l’ospedalizzazione di 7,9 milioni di persone, rivela un aggiornamento di Public Health England (PHE) ad alti dirigenti del Servizio Sanitario Nazionale (NHS)’.

L’aggiornamento aggiungeva:

‘Fino all’80 per cento della popolazione è attesa finire contagiata dal Covid-19 nei prossimi 12 mesi e sino al 15% (7,9 milioni di persone) può richiedere ospedalizzazione’.

Il Guardian ha commentato:

‘Se il tasso di mortalità risulterà essere l’un per cento che molti esperti stanno utilizzando come ipotesi di lavoro, allora ciò significherà 531.000 morti. Ma se l’insistenza di Whitty che il tasso sarà più prossimo allo 0,6 per cento si dimostrerà accurata, ciò allora comporterà la morte di 318.660 persone.’

E’ parso stupefacente che una così grave predizione dovesse apparire improvvisamente quando la crisi andava montando da quasi due mesi. Scrivendo sul Guardian, Richard Horton, direttore della principale rivista medica del mondo, The Lancetha chiesto:

‘Perché al governo ci sono volute otto settimane per riconoscere la gravità di quello che ora chiamiamo Covid-19?’

Dopotutto a gennaio, sotto grande pressione, medici cinesi avevano “trovato il tempo di descrivere i loro risultati… Il loro rapido e rigoroso lavoro era un avvertimento urgente al mondo. Ma consiglieri medici e scientifici del governo del Regno Unito hanno ignorato i loro avvertimenti. Per motivi ignoti sono rimasti a guardare”.

Scienziati britannici, consiglieri di ministri, ‘sono sembrati ritenere che questo nuovo virus possa essere trattato in modo molto simile all’influenza’, ha indicato Horton, citando il consigliere scientifico governativo Graham Medley, che ha affermato in un’intervista su Newsnight solo la settimana scorsa che l’approccio del Regno Uniti consisteva nel consentire “una epidemia controllata”, di larghi numeri di persone, che avrebbe generato l’’immunità di gregge’. Medley ha suggerito che, ‘idealmente’, potevamo aver bisogno di “una epidemia bella grossa’ tra i meno vulnerabili. Horton ha commentato:

‘Dopo settimane di inazione, il governo ha annunciato lunedì un’inversione a U, dichiarando che il nuovo modello degli scienziati dell’Imperial College li aveva convinti a cambiare i loro piani iniziali. Molti giornalisti, guidati dalla BBC, hanno riferito che “la scienza era cambiata” e dunque il governo aveva reagito conseguentemente. Ma questa interpretazione degli eventi è sbagliata. La scienza è rimasta la stessa da gennaio. Quello che è cambiato è che i consiglieri governativi alla fine hanno compreso che cosa era realmente successo in Cina’. (Grassetto nostro).

Come ha indicato Horton, qualsiasi scolaro in grado di fare le somme avrebbe potuto elaborare le implicazioni catastrofiche della strategia governativa dell’’immunità di gregge’:

‘Con un tasso di mortalità dell’un per cento tra il 60 per cento di una popolazione di circa 66 milioni di persone, il Regno Unito potrebbe aspettarsi quasi 400.000 morti. L’enorme ondata di pazienti malati gravi che deriverebbe da tale strategia sopraffarebbe rapidamente il NHS’.

La sua conclusione:

‘Qualcosa è andato malamente storto nel mondo in cui il Regno Unito ha gestito il Covid-19… in qualche modo c’è stata una mancanza collettiva tra politici e forse persino tra esperti governativi di riconoscere i segnali  che stavano trasmettendo scienziati cinesi e italiani. Avevamo l’opportunità e il tempo per imparare dall’esperienza di altri paesi. Per motivi che non sono del tutto chiari, il Regno Unito non ha colto tali segnali. Non abbiamo colto quelle opportunità’.

‘A tempo debito ci sarà una resa dei conti… Ci saranno morti che erano prevenibili. Il sistema ha fallito. Non so perché’.

Su Twitter, Horton ha sottolineato il ruolo di Laura Keunssberg, redattrice politica notoriamente filo-conservatrice della BBC:

‘Laura Kuenssberg (BBC) dice che “La scienza è cambiata”. Questo non è vero. La scienza è rimasta la stessa da gennaio. Quello che è cambiato è che i consiglieri governativi alla fine hanno capito quello che era realmente successo in Cina e quello che ora sta avvenendo in Italia. Era lì solo da vedere’.

Ripetendo la falsa affermazione di News at 10 (16 marzo), il redattore medico della BBC, Hugh Pym ha osservato, a proposito della strategia governativa:

‘E’ una svolta enorme nella politica e critici diranno che avrebbe dovuto aver luogo prima. Ma i dirigenti qui al Dipartimento della Salute dicono che è stato solo oggi che i consulenti scientifici del governo hanno predetto una considerevole acutizzazione del numero dei casi, che richiede radicali misure nuove’. (Grassetto di Pym).  

La misura in cui Boris Johnson ha mancato di comprendere la gravità della situazione è stata indicata da un commento da lui fatto questa settimana a una conferenza sulla crisi. Il sito web Politico ha citato partecipanti chiaramente sconvolti da quanto avevano udito:

‘Alcuni partecipanti sono usciti dalla teleconferenza meno che impressionati dalla prestazione di Johnson. “Non ha potuto evitare di fare il buffone, persino quando era in contatto con seri direttori generali di Dio sa quante società”, un partecipante ha raccontato al collega di POLITICO Charlie Cooper. Questa persona ha detto che il primo ministro ha “scherzato” che l’impresa di costruire un numero maggiore di apparecchi di ventilazione salvavita poteva essere nota come “Operazione Ultimo Rantolo”. Schifo’.

Nel frattempo, battute disgustose a parte, in precedenza questa settimana Rachel Clarke, una dottoressa britannica specializzata in cure palliative per il Servizio Sanitario Nazionale, ha condiviso (e poi evidentemente cancellato) una testimonianza profondamente inquietante di un medico di pronto soccorso del nord dell’Inghilterra che aveva scritto:

‘E’ un totale massacro al pronto soccorso. Un caos totale. Non abbiamo nessuna PPE [attrezzatura protettiva] adeguata. Ci danno mascherina di carta del cazzo, non le mascherine FFP3 di cui abbiamo bisogno’.

‘E neanche tutti ricevono nemmeno quelle. Letteralmente i medici che vedono i pazienti più malati, quelli con sospetti infarti, PE [embolismi polmonari], sepsi… tutto quello che hanno per proteggersi sono un pezzettino di carta attraverso la bocca come se quello facesse qualcosa per proteggerli’.

‘Ci sono tutti i pazienti del Covid, ma ci sono anche altri pazienti gravemente malati. La gente non smette di avere RTA [incidenti stradali] e attacchi di cuore e infarti e arti rotti, vero? Qui c’è tutto ed è un totale massacro.’

‘Sono sconvolto. Mi sento come se fossimo gettati ai lupi qui. Alcuni di noi moriranno. Sappiamo che alcuni moriranno’.   

 ‘E al governo semplicemente non frega chiaramente un c**** di noi, no? Voglio dire, sapevamo da gennaio che stava arrivando. LO SAPEVAMO TUTTI.’

‘Ma il piano dell’immunità di gregge sarebbe sempre finito con migliaia di persone malate, infettive a sommergere gli ospedali’.

‘Nessuno ha pensato veramente ai medici e alle infermiere che moriranno a causa di tale piano? Nessuno ha pensato a cominciare a far scorte di PPE a gennaio?’

‘Matt Hancock [Segretario di Stato alla Sanità e all’Assistenza Sociale] è totalmente un illuso se pensa che gli apparecchi di ventilazione siano la chiave qui. Qual è il punto dei ventilatori se i medici e le infermiere che devono usarli sono già morti?’

‘Come possono non proteggere le stesse persone a cui chiedono di occuparsi dei pazienti?’

‘Voglio dire, anche se a loro non frega un c**** del personale del NHS – e chiaramente non gliene frega – non hanno in realtà bisogno di una forza lavoro in salute che si prenda cura dei pazienti? Chi si occupa dei pazienti quando i medici cominciano a morire?’

‘Mi sento tradito. Mi sento spaventato. Sento come se fossimo fondamentalmente agnelli al macello. Mascherine di carte e grembiuli di plastica. Che razza di fot**** tradimento.’

Horton e Clarke sono stati lungi dall’essere soli nel criticare la reazione del governo.

Il 14 marzo più di 500 scienziati hanno scritto al governo sollecitandolo a introdurre misure più rigide per far fronte alla diffusione del coronavirus. In una lettera aperta gli scienziati di università britanniche hanno affermato che l’approccio governativo della ‘immunità di gregge’ avrebbe posto sotto pressione aggiuntiva il NHS, ‘rischiando molte più vite del necessario’.

‘Mettendo in atto oggi misure di distanziamento sociale, la crescita può essere rallentata enormemente e migliaia di vite possono essere risparmiate. Consideriamo insufficienti le misure di distanziamento sociale adottati a tutt’oggi e riteniamo che misure aggiuntive e più restrittive debbano essere adottate immediatamente, come sta già succedendo in altri paesi di tutto il mondo’.

Il governo britannico, naturalmente, non è il solo nel gestire male la pandemia così disastrosamente. Mentre scriviamo, le stazioni della metropolitana di Londra continuano a essere affollate di pendolari. Le immagini ci ricordano il sistema della metropolitana di Madrid, in Spagna, due settimane fa. L’8 marzo c’erano 589 casi e 17 morti a livello nazionale, con 8 a Madrid. Arrivati al 19 marzo ci sono stati 17.147 casi a livello nazionale e 767 morti, con 498 morti a Madrid.

Conclusione – Fallimento del sistema

Il primo ministro Boris Johnson ora dice che il Regno Unito sta affrontando la “parte di rapida crescita della curva al rialzo” dell’epidemia del coronavirus. Notevolmente, non prima del 16 marzo Johnson ha finalmente detto che, senza “interventi drastici”, le morti aumenteranno rapidamente. BBC News ha riferito blandamente:

‘Il governo sta chiedendo alle persone di cominciare a evitare ogni contatto sociale non necessario’.

E doverosamente trasmettendo il messaggio ufficiale:

‘Adesso [sic – non due mesi fa] è ora che tutti interrompano i contatti non essenziali con gli altri ed evitino tutti i viaggi non necessari’, dice il primo ministro’.

La più recente iniziativa del governo è un ‘piano d’azione per il coronavirus che resterà in vigore per due anni. Tra l’altro, la legge si propone di:

consentire al governo di limitare o vietare eventi e riunioni in qualsiasi luogo durante la pandemia’.

Si tratta di una legge davvero draconiana. Resta da vedere che cosa significhi per le proteste climatiche e di altro genere, azioni necessarie contro la molto maggiore minaccia del collasso climatico.

Pare chiaro che, per qualsiasi motivo, i sistemi politici occidentali si siano dimostrati incapaci di reagire razionalmente, per tempo, alla minaccia del coronavirus. Come del governo scrive Richard Horton, una schiacciante evidenza scientifica dell’avanzare della minaccia non ha generato l’intervento necessario: “Per motivi ignoti sono rimasti a guardare”.

Per quelli di noi preoccupati per l’incombente collasso climatico, queste parole sono davvero agghiaccianti. E’ stato quasi impossibile come, con l’aumento inesorabile delle emissioni di carbonio, delle temperature e di eventi climatici estremi, con il ghiaccio dell’artico che sta rapidamente scomparendo (una perdita che aumenterà rapidamente le temperature dell’equivalente di 25 anni delle attuali emissioni), con l’80 per cento degli insetti del Regno Unito persi in vent’anni (senza i quali non possiamo sopravvivere), con la foresta pluviale amazzonica sull’orlo del precipizio, non ci sia stato un qualche genere di serio intervento governativo.

La devastante denuncia di Horton del fallimento del governo britannico nel rispondere a una minaccia pandemica di gran lunga più immediata e visibile del collasso climatico promette male per le nostre possibilità di sopravvivenza.

D’altro canto, di fronte alla terribile sofferenza e ai fallimenti del governo, in una curiosa svolta del destino, il virus ha generato il tipo di grandi cambiamenti individuali e industriali che gli ambientalisti hanno sognato impotenti per trent’anni. Letteralmente milioni di voli sono cancellati (normalmente ci sono centinaia di migliaia di voli globalmente ogni giorno), centinaia di milioni di viaggi per strada e ferrovia sono evitati mentre le persone sono costrette a lavorare da casa. La qualità dell’aria in California e in altri luoghi è migliorata a livelli superiori a quanto chiunque possa ricordare. Animali visti raramente stanno tornando a vagare in aree popolate. Concessale una tregua temporanea dall’aggressione umana, la natura si è in qualche misura ripresa.

Più di ciò, centinaia di milioni di persone sono state indotte a tornare a sé stesse, a smettere di inseguire così febbrilmente eccitazioni esterne. Da quanto abbiamo visto e sentito, molte persone stanno traendo beneficio da un’improvvisa, intensa esperienza di una vita più quietistica, più meditativa. Molti altri, naturalmente, stanno lottando da soli in grandi difficoltà.

Se non altro stiamo imparando che cambiamenti individuali e sociali in precedenza inimmaginabili sono possibili. Ma solo se collaboriamo per salvarci, solo se mettiamo le persone e il pianeta davanti al profitto.

da Znetitaly – Lo spirito della resistenza è vivo

www.znetitaly.org

Originale: https://www.medialens.org/2020/for-unknown-reasons-they-waited-and-watched-lancet-editor-exposes-devastating-government-failure-on-coronavirus/

Traduzione di Giuseppe Volpe

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy