Francesco Cecchini

Nell’immagine giornalisti kashmiri a Srinagar il 12 novembre 2019 mostrano laptop e cartelli durante una protesta che chiedeva il ripristino dei servizi Internet in Kashmir  .

Solo ai primi di marzo 2020 il govermo di Modi a ripristinato Internet in Kashmir dopo 7 mesi di blackout, ma solo 2G a bassa velocità.

Il Kashmir dopo l’abrogazione del 5 agosto 2019 dell’articolo 370 della Costituzione indiana, che aveva concesso  una parziale autonomia rimane una prigione a cielo aperto, lasciando le persone senza controllo sulla propria vita. 

Ora Il Kashmir affronta il coronavirus con anni di esperienza di blocco militare indiano. Il vero virus per il Kashmir è l’India, l’indiavirus.

Reporters Senza Frontiere (RSF) tempo fa ha invitato il governo indiano a ripristinare immediatamente Internet ad alta velocità (4G) nella valle del Kashmir, dove le attuali restrizioni alle comunicazioni sono potenzialmente criminali durante la pandemia di Covid-19. “Immaginate una popolazione sotto un blocco del coronavirus che non è in grado di comunicare via Internet”, ha dichiarato Daniel Bastard, capo del dipartimento Asia-Pacifico di RSF. “Questa è la crudele realtà a cui sono attualmente sottoposti i cittadini della valle del Kashmir, compresi i suoi giornalisti.” Daniel Bastard ha aggiunto: “In un momento in cui le persone sotto blocco in tutto il mondo utilizzano Internet per lavorare, comunicare e ottenere informazioni, gli 8 milioni di Kashmir continuano a essere esclusi dalle informazioni assolutamente vitali necessarie per prevenire la diffusione del pandemia. Dal momento che ciò dimostra un’irresponsabilità potenzialmente criminale, Nuova Delhi deve immediatamente ripristinare Internet ad alta velocità nella valle del Kashmir “.

Di fatto oggi 3 aprile internet non è ancora ripristinata, tanto che un appello della “Foundation for Media Professionals è stato presentato alla Corte suprema per ripristinare in  Jammu e Kashmir Internet 4G anche alla luce della diffusione della pandemia del coronavirus.

Lockdown militare a Srinigar, Kashmir

UN ULTERIORE PASSO NELLA DISTRUZIONE DEL KASHMIR DA PARTE DELL’ INDIA DI MODI.

A otto mesi dalla revoca dello statuto speciale del Jammu e Kashmir, il governo centrale indiano ha cambiato le norme riguardanti il domicilio nell’ex Stato, ora Territorio dell’Unione. Prima della revoca dell’autonomia solo i residenti permanenti potevano accedere ai posti di lavoro nell’amministrazione pubblica.

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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