Checchino Antonini

25 aprile 2020: cortei virtuali, festival streaming e Bella ciao dal balcone. Che cosa c’è da fare, sapere e cantare nel 75° della Liberazione

Cortei virtuali, festival in streaming o anche trekking urbani onirici: il catalogo del 25 aprile 2020 è denso di appuntamenti in attesa di una fase due in cui bisognerà combinare prudenza e impazienza per riconquistare la dimensione fisica e materiale della festa e del conflitto sociale. Da parte nostra prenderemo parte al Festival “Fino al cuore della rivolta”, l’evento degli Archivi della Resistenza di Fosdinovo. Chi non li conosce ancora può pescare su Radio Tre i podcast di Tre Soldi per ascoltare l’audio doc di Anais Poirot Gorse sugli Gli archivi della Resistenza sulla Linea Gotica Occidentale.

«Ci sarà una festa – dicono da Fosdinovo – virtuale questa volta, ma sempre festa sarà. Abbiamo costruito una trasmissione streaming con il contributo degli artisti e degli storici che animano il nostro festival estivo, ma anche con tante testimonianze dei partigiani (documenti provenienti dal nostro archivio e dal Museo Audiovisivo della Resistenza di Fosdinovo) e di chi combatte in prima linea l’emergenza sanitaria.
Per promuovere la trasmissione (che andrà in onda dalle ore 9 e per tutto il giorno sui canali social di Archivi della Resistenza e su www.archividellaresistenza.it) vi regaliamo un “Bella ciao” collettivo, cantato e suonato da molti artisti amici del festival e del museo». Ci saranno Maurizio Maggiani, Bobo Rondelli, Paolo Pietrangeli, ALESSIO LEGADario Vergassola.Cisco BellottiYo Yo MundiPeppe Voltarelli, Daniele Sepe, Ascanio Celestini , Andrea Satta (Têtes de Bois), Zezi Gruppo OperaioMassimo Ferrante , WUM, Paolo CapodacquaMarco Rovelli , Davide Giromini Musiclo-So-Fi, Matteo Procuranti, Rocco Marchi, Francesca Baccolini, Sandra Boninelli, Bassapadana, Francesco Pelosi, De’ Soda Sisters, Pardo Fornaciari e il Coro Garibaldi d’Assalto, Elena Imperatore, Enrico Gastardelli “Gas”, Riccardo D’Ambra (Visibì), Marina Corti e Bruno Podestà, Rocco Rosignoli. Il video nasce da un’idea di Archivi della Resistenza, regia di Andrea Castagna, Rocco Marchi (direzione musicale, mix e arrangiamento), Francesca Baccolini Alessio Lega e Davide Giromini (arrangiamento) e Gian Luca Cavallini (mastering).
Oltre a tutti gli artisti già presenti nel video, avremo altri ospiti che suoneranno e racconteranno per noi il 25 aprile 2020: musica di Nada, Giovanna Marini, Banda Osiris, Moni Ovadia, Marino Severini (Gang), Bandabardò, Mara Redeghieri, Ginevra Di Marco, Gualtiero Bertelli, Francesco “Fry” Moneti e Luca Lanzi (La casa del vento), Antonio Lombardi, Blanca Teatro, Antica Rumeria Lagrima De Oro, Andrea Giannoni Harpo, Luca Borghetti (Los Caimanos), Bianca Giovannini (Banda Jorona), Ivana Parisi e la compagnia Le Calzebraghe, Milton e Manega, Marco Del Giudice, Tano Avanzato e Zabara, Pedrasamba, Giacomo De Rosa e tanti altri contributo sono in arrivo…

Interventi di Giorgio Mori (partigiano), Cesare Bermani, Angelo d’Orsi, Paolo Pezzino, Giovanni Contini, Uliano Lucas, Filippo Colombara, Paolo De Simonis, Davide Conti, Adriana Dadà, Matteo Dominioni, Massimo Dadà, Emanuele Buttitta, RiMaflow fabbrica liberata, Arci Liguria, Arci Toscana, Arci Agogo, Andrea Ranieri, Stefano Arrighetti (Istituto Ernesto de Martino), NUDM Massa Carrara, ANPI Massa Carrara, SPI CGIL La Spezia, Unione degli Studenti, Voci dall’emergenza sanitaria: dott. Carlos referente della Brigata di solidarietà medica cubana in servizio a cremona, Emergency, Gino Piarulli, Nini Vassalle.

Alle 10, da Torino, partirà la diretta facebook di Sinistra Anticapitalista

moderata da Gippò Mukendi NganduResistenza e spazi democratici – Il coronavirus, crisi, democrazia e conflitto sociale con Marco Meotto, insegnante – Cub Scuola Università Ricerca: “Un sentiero interrotto: resistenza, classe e rivoluzione”; Alessandra Algostino – docente universitaria di diritto costituzionale: “Il coronavirus, crisi, democrazia e conflitto sociale”

A Genova sono in agitazione le lavoratrici del Bristol Hotel,

un albergo su via Venti Settembre in cui ebbe sede il Cln nelle giornate della Liberazione. Dal primo marzo sono in cassa integrazione senza alcun anticipo da parte dell’azienda, nonostante gli accordi stipulati con il sindacato Si.Cobas.

La cooperativa Zenith service che fornisce i servizi di pulizia alla struttura alberghiera è sparita. Nonostante l’accordo ha approfittato del Decreto Cura Italia per non dare nessun anticipo.

Le lavoratrici si ritrovano quindi dal primo di marzo senza reddito in attesa del versamento dell’Inps, i cui tempi sono piuttosto dilatati. Per sostenere la loro battaglia aderiamo alla mailbombing lanciata dal sindacato Si cobas.
Facciamoci sentire intasando la mail del Bristol Hotel (info.bristolpalace@duetorrihotels.com) mandando il seguente messaggio: “Sono solidale con le cameriere Zenith Service in cassa integrazione. Anticipo della cassa subito!“

Ancora a Genova: Domenico Chionetti e la Comunità San Benedetto al Porto di Genova

hanno messo su un 25 aprile con Don Andrea Gallodalle 8.00 sulla Pagina Facebook di Don Andrea Gallo“Partigiano della Costituzione”, brano tratto dal docu-film Il Canto del Gallo – Chiarelettere 

«Questo 25 aprile 2020 in cui per la prima volta la Comunità di San Benedetto al Porto come il resto della città non potrà scendere in piazza per manifestare, abbiamo deciso di festeggiare con tutti gli amici e compagni condividendo un brano del docu-film “Il Canto del Gallo” (regia di Ugo Roffi, Chiarelettere Editore), dove Andrea racconta cosa è stata per lui la Resistenza e cosa significhi essere partigiani.

Come sempre Andrea riempie la scena ed è il protagonista. Si vede Andrea a Reggio Emilia, nel 2008, durante la Festa dell’Anpi dove saluta il partigiano Odino, lì presente, e ricorda come sopravvisse all’eccidio della Benedicta e ai campi di concentramento, aprostrofandolo con “Belin se sei sfigato”; in chiesa mentre canta ‘Bella Ciao’ insieme a Gino Paoli, in un’altra celebrazione del 25 aprile ricorda i Fratelli Cervi, legge brani della Città Futura di Gramsci e infine canta Bella Ciao durante la messa per festeggiare i 42 anni della Comunità San Benedetto al Porto sventolando un fazzoletto rosso.

Nel brano ci sono anche le testimonianze di Massimo Bisca, presidente Anpi Genova e Liguria che spiega il rapporto tra Resistenza sociale e lotta armata e come Don Gallo con il suo pensiero sia a tutti gli effetti “partigiano della Costituzione”; Vittorio Gallo, figlio di Dino, fratello di Andrea svela il legame fortissimo che correva tra i due fratelli e la scelta “totale” di partecipare alla Resistenza di Dino che influenzò così tanto il fratello minore, Andrea.

“Questa sera, quando torno a casa, voglio essere più uomo, più prete, più coordinatore di comunità, più antifascista, più anticapitalista” – dice Andrea nel filmato, e lo ripeteva spesso. In queste parole, nel suo messaggio, la Comunità di San Benedetto continua a riconoscersi, così come i tanti amici che continuano a stare al nostro fianco. Oggi più che mai abbiamo bisogno di osare la speranza, ricordando Andrea, e il suo messaggio.

Il documentario “Il Canto del Gallo” per la regia di Ugo Roffi, edito nel dicembre del 2012 da Chiarelettere (durata 90 minuti) alterna interviste realizzate ex novo con immagini di archivio della Comunità San Benedetto di Sergio Gibellini e fotografie dell’archivio di Don Andrea Gallo. Quello che verrà pubblicato per il 25 aprile è uno dei 5 brani di cui è composto il documentario: “Don Gallo, Partigiano della Costituzione” dedicato al rapporto tra Don Gallo e la Resistenza.

A Bologna è in programma 25 aprile, sempre!

«Un 25 aprile contro tutti i fascismi e per una società di uguali e libere/i. Quest’anno non potremo incontrarci nei nostri spazi per le iniziative di avvicinamento in programma e non potremo attraversare le strade di Bologna insieme a tante/i compagne/i con la gioia e la partecipazione dei cortei degli ultimi anni. Ma non per questo rinunceremo ad attraversare lo spazio politico di un antifascismo autentico, concreto, necessario e che non sia soltanto di facciata – si legge su Zic.it – oggi ancora di più crediamo che non ci sia bisogno di celebrare ricorrenze ma di battersi attivamente contro tutti i fascismi, contro il razzismo, il sessismo e lo sfruttamento. Contro una crisi che non è e non sarà uguale per tutte/i, contro nazionalismi e populismi vogliamo continuare a costruire reti e comunità solidali. Vogliamo continuare a tracciare sentieri partigiani che ci portano da una Resistenza all’altra, da una lotta all’altra. Vogliamo raccontare storie di donne e uomini combattenti per la libertà e vogliamo segnare la via per poterne scrivere di nuove. Vogliamo portare con noi i colori della rivoluzione del Rojava e il ricordo di Orso: antifascista, internazionalista, partigiano tra i partigiani. Vogliamo parlare di vecchie e nuove rivolte nelle carceri, vogliamo combattere dispositivi autoritari, false idee di sicurezza e ingiustizie sociali.

Con i mezzi che ora abbiamo a disposizione, nei prossimi giorni aggiungeremo altri pezzi di autogestione e autoproduzione culturale ai segnali dal futuro raccolti in queste settimane. Viva l’antifascismo, viva l’autorganizzazione sociale!».

Ecco alcuni link utili dal Vag61 – Spazio libero autogestito dove troviamo anche un un messaggio della famiglia Orsetti: con Orso, con il Rojava, per l’antifascismo!

“Sono tempi difficili, lo so, ma non cedete alla rassegnazione,
non abbandonate la speranza; mai!” (Orso)

Sabato, insieme a tante realtà antifasciste bolognesi, parteciperemo alla giornata di iniziative promossa per ricordare la Resistenza partigiana e portare avanti le battaglie di oggi per la libertà, l’eguaglianza e la giustizia sociale: alleghiamo il comunicato che spiega le ragioni dell’appuntamento condiviso e segnaliamo, in particolare, che prenderemo parte al “corteo virtuale” con diversi contributi. Tra questi ci sarà un messaggio video del padre di Lorenzo Orsetti, morto in Siria combattendo l’Isis: a lui pochi mesi fa era stata intitolata dal basso un’area verde della Cirenaica, con una targa (foto in allegato) poi rimossa dal Comune. Ma Orso, noi, non lo dimentichiamo.

“Orso partigiano tra i partigiani, Orso torna in Cirenaica!” scrivevamo per l’iniziativa in programma a fine febbraio e poi nostro malgrado rinviata. E ora, in occasione del 25 aprile giornata della Liberazione, vogliamo esprimere tutto il nostro sostegno al popolo curdo e alla rivoluzione del confederalismo democratico, femminista ed ecologista nella Siria del nord e dell’est, come abbiamo fatto nei mesi scorsi insieme a tante realtà della rete cittadina Riseup4Rojava. Vogliamo portare con noi il ricordo di Orso e per questo sabato pubblicheremo un contributo video che ci ha inviato Alessandro Orsetti, papà di Lorenzo, ringraziandolo di cuore  per le sue parole. E ribadendo una promessa: Orso tornerà in Cirenaica!

Dal video inviato da Alessandro Orsetti: “Lorenzo si definiva un partigiano, un internazionalista e un antifascista oltre che un anarchico. Il suo essere partigiano voleva dire sapere esattamente da che parte stare e lui aveva scelto di stare dalla parte di un popolo schiacciato, umile, oppresso e senza terra”.  Il 25 aprile “non è seplicemente il ricordo di una disobbedienza contro un governo dittatoriale, è anche il ricordo di un’obbedienza a valori importanti che sono dentro l’luomo e lo rendono ancora più umano”, dice ancora il papà di Orso: “Riscoprire questi valori e dedicare ad essi la propria vita è quello che ha fatto Lorenzo ed è quello che hanno fatto i partigiani”. E anche ora “che stiamo affrontando una lotta contro il coronavirus ci sono tante occasioni in cui possiamo veramente mettere in atto questi valori, l’egoismo e l’individualismo sono in agguato in ogni momento. E come diceva Lorenzo, solo sconfoggendo l’egoismo e l’individualismo possiamo veramente fare la differenza”, afferma Alessandro Orsetti.

23/4 Ascolta >Vag61: #versoil25aprile/6: Donne resistenti: Irma Bandiera

23/4 Ascolta > Resistenze in Cirenaica: #versoil25aprile/5: Resistenza, un sostantivo femminile

22/4 Leggi > Verso un 25 aprile che allarghi gli spazi di libertà

22/4 Ascolta >Vag61: #versoil25aprile/4: I ribelli delle montagne

21/4 Ascolta > Resistenze in Cirenaica: #versoil25aprile/3: In ricordo di Francesco Sabatucci

21/4 Guarda >Vag61: #versoil25aprile/2: Domani ci saranno le corse all’ippodromo

20/4 Leggi > CentroDoc “F. Lorusso – C. Giuliani”: #versoil25aprile/1: Negare ai fascisti l’uso delle piazze: una buona usanza che ci siamo tramandati 

Arrendersi o perire!

Nell’attesa potete connettervi immediatamente al sito dell’Istituto de Martino dove troverete i files audio di un lp dei Dischi del Sole dedicato alla Resistenza,  “Arrendersi o perire” (a cura d G. Pirelli, 1965), un documento sonoro pensato come una «cronologia delle giornate insurrezionali: «25 Aprile 2020: a settantacinque anni dalla Liberazione ci mancheranno le “celebrazioni ufficiali”, figuriamoci quindi il corteo di Milano o il pranzo di Fosdinovo oppure in San Niccolò a Firenze o la giornata di Casa Cervi; ci mancheranno i nostri canti, ci mancherà il nostro incontrarci. Invece qualcuno non ci ha fatto mancare la sua soddisfazione per il coronavirus che «ci libera della retorica del 25 aprile» (Sallusti). Anche per questo motivo abbiamo voluto riproporre un vecchio LP dei Dischi del Sole del 1965, curato da Giovanni Pirelli. Nella presentazione di Arrendersi o perire Pirelli scriveva che «[…] ci siamo messi al lavoro per proporre […] qualcosa che riportasse il duro senso, l’aspro sapore di una guerra che fu anche guerra civile, di una lotta che fu anche lotta di classe; da rivivere al presente, perché sempre presente, finché vi saranno oppressi e oppressori, è la necessità di insorgere»; oggi verrebbe da dire risorgere. Quello che sentirete è un documento sonoro pensato come una «cronologia delle giornate insurrezionali», come se i fatti fossero registrati in diretta; ma è anche un modo per ricordare oggi i protagonisti reali di un evento, la Resistenza, che qualcuno, a ragione, definisce il Natale della nostra democrazia.

Ci ha scritto anche il Festival Pop della Resistenza riprende online:

Cari amici felici e feroci, dopo le repliche dello spettacolo “Non maledire questo nostro tempo” a  Cisano sul Neva (SV), Tagliolo Monferrato (AL), Varazze (SV), Campo Ligure (GE), Loano (SV) e Acqui Terme (AL), realizzate a gennaio e a febbraio, il Festival Pop della Resistenza riprende online.
Questa XV edizione del Festival Pop della Resistenza avrebbe potuto interrompersi proprio nell’imminenza della Festa della Liberazione a causa della pandemia. Invece, grazie ad alcuni Enti che hanno continuato a sostenerci, abbiamo potuto trasformare la difficoltà in un’occasione per sperimentare nuove forme di comunicazione didattica e artistica. Con video spettacoli e video lezioni, raccontiamo ancora una volta i valori di solidarietà, coraggio, tenacia, fede nel futuro e amor patrio, di cui c’è particolare bisogno in questo momento così difficile per la nostra storia.
1) L’ormai consueto appuntamento al Polo del ‘900 di Torino, sostenuto dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale del Piemonte, si è trasformato in un video-spettacolo di Teatro-Canzone con Gian Piero Alloisio, “La Benedicta- Pasqua di sangue del 1944”, che si può vedere sul sito del Polo del ‘900.

Lo spettacolo ricostruisce gli avvenimenti che portarono al più grande eccidio di partigiani combattenti della lotta di Liberazione.
2) Per l’Associazione Memoria della Benedicta, che ha ricevuto il patrocinio e il sostegno del Consiglio Regionale della Liguria, Gian Piero Alloisio ha realizzato tre video-lezioni spettacolo per le scuole delle province di Genova e Savona. Il primo video è dedicato alla Shoa e alle Leggi razziali; il secondo all’8 settembre e alle sue conseguenze; il terzo alla strage della Benedicta. Per accedere ai link, sarà sufficiente che gli insegnanti inviino una mail a infoatid@gmail.com (ATID Simonetta Cerrini) indicando il nome della Scuola in cui insegnano.
3) Gian Piero Alloisioparteciperà anche alla grandeMaratona Web del 25 aprile. La diretta social (#Torino25aprile) potrà essere seguita il 25 aprile a partire dalle ore 10.00 sui siti del Consiglio Regionale del Piemonte, del Comune di Torino e del quotidiano La Stampa.
Altri appuntamenti del Festival Pop della Resistenza, come il progetto per il Liceo musicale Farnesina di Roma (sostenuto da SIAE in collaborazione col MIBACT Portale della canzone italiana) e il progetto per il Comune di Camporosso, sono stati rinviati.
Il Comune di Ovada ha momentaneamente annullato il Festival Pop della Resistenza 2020.Segnaliamo infine l’importante attività dell’Associazione Memoria della Benedicta che sta pubblicando sul suo sito numerosi e interessanti documenti storici e artistici. Gian Piero Alloisio ha curato per l’Associazione il videoclip “Inno della Benedicta – Dalle belle città”. Li potete seguire anche sul loro canale You Tube e sulla pagina FB.

Il 25 aprile di Milano prevede tre grandi cortei virtuali

che partiranno da tre località, diversamente segnate dalla storia della Resistenza, che convergeranno su Milano.

Il primo partirà da Varzi e passando per Stradella, Pavia ricorderà alcune pagine della lotta di Liberazione nell’Oltrepò pavese, ma anche del sud Milano.

Il secondo partirà da Domodossola, per poi scendere lungo il lago Maggiore: un doveroso omaggio alla repubblica dell’Ossola, la più nota delle repubbliche partigiane.

Il terzo partirà da Dongo, amena località sul lago di Como dove i partigiani fermarono la fuga di Mussolini verso la Germania, e costeggiando il lago anche questo corteo raggiungerà Milano.

Radio Popolare chiede agli ascoltatori di segnalare storie piccole e grandi, aneddoti e racconti che hanno avuto come scenario i paesi che si incontrano lungo questi tre percorsi. Storie legate alla lotta di liberazione, ma anche cronache di nuova resistenza: dall’occupazione di una fabbrica alle lotte per la difesa dell’ambiente. Per farlo basta mandare una mail a 25aprile@radiopopolare.it indicando il proprio numero di telefono e il fatto che si vuole narrare. La mattina di sabato 25 aprile, a partire dalle 11 e con un ordine cronologico legato al percorso dei cortei, verrete chiamati per raccontarlo in diretta formando così, telefonata dopo telefonata, tre cortei che alle 14.30 confluiranno in una piazza virtuale dove, a corollario dell’iniziativa “25 aprile 2020” #iorestolibera #iorestolibetro ( )

Alle 15 dal mondo virtuale si passa a quello reale e, raccogliendo l’invito dell’ANPI, Radio Popolare chiede ai suoi ascoltatori di partecipare canto collettivo di Bella Ciao dal balcone o da una finestra della propria abitazione.

E, a proposito di Bella Ciao…

E’ in uscita il nuovo libro di Cesare Bermani, “Bella Ciao. Storia e fortuna di una canzone: dalla resistenza italiana all’universalità delle resistenze”, Interlinea, 2020, pp.96, 10 EuroOrmai Bella ciao è tornata a essere una canzone dei giovani e circola anche all’estero, grazie alla serie Netflix “La casa di carta” e ai cori delle piazze invase dalle “sardine”. Ma le sue origini sono a lungo rimaste sconosciute, con vere e proprie fake news che negano il suo legame con la lotta partigiana. Il maggiore storico della cultura orale, Cesare Bermani, ricostruisce l’avventura di questo canto popolare «così amato da chi vuole la libertà».

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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