Striscia la notizia ha certamente esagerato prendendo di mira la giornalista Rai Giovanna Botteri, corrispondente da Pechino, non tanto per come fa giornalismo ma per il vestito indossato ed i capelli a dir loro poco curati.

“Mi piacerebbe che l’intera vicenda – ha scritto Botteri – prescindendo completamente da me, potesse essere un momento di discussione vera, permettimi, anche aggressiva, sul rapporto con l’immagine che le giornaliste, quelle televisive soprattutto, hanno. O dovrebbero avere secondo non si sa bene chi. Qui a Pechino sono sintonizzata sulla Bbc, considerata una delle migliori e più affidabili televisioni del mondo. Le sue giornaliste sono giovani e vecchie, bianche, marroni, gialle e nere. Belle e brutte, magre o ciccione. Con le rughe, culi, nasi orecchie grossi. Ce n’è una che fa le previsioni senza una parte del braccio. E nessuno fiata, nessuno dice niente, a casa ascoltano semplicemente quello che dicono. Perché è l’unica cosa che conta, importa, e ci si aspetta da una giornalista. A me piacerebbe che noi tutte spingessimo verso un obiettivo, minimo, come questo. Per scardinare modelli stupidi, anacronistici, che non hanno più ragione di esistere. Non vorrei che un intervento sulla mia vicenda finisse per dare credibilità e serietà ad attacchi stupidi e inconsistenti che non la meritano. Invece sarei felice se fosse una scusa per discutere e far discutere su cose importanti per noi, e soprattutto per le generazioni future di donne”.

E fin qui sono d’accordissimo con Botteri che con le sue parole annichilisce la trasmissione Mediaset 

Ma poi basta! 

Botteri viene definita una delle migliori giornaliste d’Italia, ma cosa si intende per miglior giornalista? Forse una professionista sempre alla ricerca della verità? Magari in passato, forse, oggi la Botteri sembra più una portavoce del patto atlantico, che negli ultimi anni ha firmato (da New York) alcuni tra i pezzi d’informazione spazzatura peggiori del conflitto siriano.

Come questo:

La Botteri in questa occasione parla di Aleppo ma non come inviata nella città siriana ma bensì da New York?
La giornalista durante il telegiornale rilancia due bufale una sull’ultimo pediatra di Aleppo e una sull’accordo segreto ISIS/Assad ovviamente senza prove.

Oggi con Aleppo liberata sappiamo che quelle notizie facevano parte delle tante bufale raccontate sul conflitto siriano

E quindi in conclusione alla Botteri attaccata per che donna la mia massima solidarietà ma come giornalista non avrà mai la mia stima.

Di Red

„Per ottenere un cambiamento radicale bisogna avere il coraggio d'inventare l'avvenire. Noi dobbiamo osare inventare l'avvenire.“ — Thomas Sankara

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