L’ospedale di Bolzano ha iniziato a curare i malati di Covid 19 (come, del resto anche Mantova) con il plasma dei soggetti guariti, come auspicato del resto dal virologo di statura internazionale Giulio Tarro, ostacolato e diffamato nei media, perché effettivamente la sua è una ipotesi terapeutica pericolosa in quanto pare che rimetta in salute i pazienti in 48 h. e per di più con costi modestissimi, rendendo inutile il vaccino sponsorizzato da Big Pharma, dalla nostra corrotta classe politica, dalla nostra più che patetica intellighenzia italica che vedrebbe svanire i lauti guadagni che verrebbero ricavati dalla somministrazione di un vaccino, e soprattutto se il vaccino fosse quello proposto da Bill Gates, un vaccino obbligatorio digitale con schema a barre.

Tra l’altro, una terapia così’ semplice, perché fondata su pratiche naturali di formazione di anticorpi, potrebbe contribuire alla demolizione di quello spettacolo circense della trasformazione di un’influenza (è vero molto contagiosa, ma modestamente letale) in una sorta di peste bubbonica, che ha comportato assieme a gravi limitazioni delle libertà costituzionali, il crollo della nostra economia e l’arricchimento smisurato miliardario dei soliti noti che, giocando in borsa, si sono potuti accaparrare con quattro soldi, aziende in via di fallimento.

Il Covid 19 è stata una ferita che in un corpo politico-economico-finanziario sano, con uno stato che abbia un Parlamento realmente attivo, con un Esecutivo che rispetti le prerogative degli eletti dalla popolazione, con sovranità politica e monetaria (con una Banca centrale che non sia una s.p.a. ma che dipenda direttamente dal Tesoro), con un Welfare adeguato alle esigenze dei cittadini (sanità, ricerca, istruzione, assistenza sociale…) sarebbe stato facilmente rintuzzabile e non vi sarebbe stata l’ingente quantità di morti che ora il Paese piange.

Il panico, creato dal governo e ampiamente diffuso tra la popolazione mediante i megafoni dei suoi menestrelli (non solo quelli dichiaratamente di regime ma anche della cosiddetta opposizione critica e antagonista) aveva proprio questa funzione di far credere alle persone che il caos fosse dovuto all’estrema virulenza del Covid 19 e non all’ignavia dei governanti nazionali e locali ( si pensi agli istituti per anziani e per disabili, solo per fare un esempio) e all’arretratezza delle strutture sanitarie devastate in questi ultimi decenni da carenze finanziarie e da mancanza di investimenti nella ricerca e nell’occupazione del personale sanitario.

La crisi economica che era già in atto ( e come potrebbe non essere così in un Paese che è una semi-colonia del blocco germanico) è destinata al peggioramento con la teoria economica della “ripartenza” della task force (costituita da personaggi graditi a Wall street e alla City) del bocconiano Colao, ex(?) Ad. della Vodafone. che graverà innanzitutto sui salari, sulle pensioni, sull’occupazione.
Del resto, come ci ha insegnato Naomi Klein (1), è nei periodi di shock che la barbarie neoliberista dà il meglio di sé stessa, imponendo a un popolo smarrito, confuso, senza leader credibili, come è avvenuto, per esempio, in Cile, dopo il colpo di stato di Pinochet, in Russia dopo la presa del potere dell’avvinazzato Eltsin.
E’ in questi frangenti che il neoliberismo può facilmente abbattere gli Stati, i Parlamenti, le Costituzioni, favorire una privatizzazione su larga scala, un’ulteriore liberalizzazione dei servizi pubblici, demolire salari, pensioni, stato sociale…svendere una nazione alle multinazionali.

Non è stato quel grande statista che è stato Mario Monti a dirci che una crisi è sempre una cosa buona da saper utilizzare?
La “ripartenza” ci sarà. Ma sarà una ripartenza per le classi dominanti e non per le classi sfruttate ed egemonizzate.
Andrà tutto peggio per chi si trova in una situazione di subordinazione. E mentre Bill Gates si intrattiene con Conte e Soros con Gentiloni, a “sinistra” c’è chi si professa ottimista. Come a dire che alla dabbenaggine non c’è limite e che l’egemonia ideologica della borghesia è indiscutibilmente padrona del campo.

NOTE
1) Naomi Klein “Shock economy! Milano 2007

Di Antonello Boassa

Contro le guerre imperiali innanzitutto, contro le guerre valutarie e del debito, contro le politiche neoliberiste. Contro lo sfruttamento dei lavoratori e dei popoli, contro la devastazione del pianeta, in difesa dello stato sociale e della libertà e dell'uguaglianza sociale di tutte e di tutti, in difesa del mondo animale, Antonio scrive anche per L'Interferenza

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