I fotografi di Associated Press Dar Yasin, Mukhtar Khan e Channi Anand, vincitori del Pulitzer 2020. L’ Associated Press, nota anche come APTN (Associated Press Television News), è la prima agenzia di stampa internazionale, con sede negli Stati Uniti d’America.

Francesco Cecchini

Nel 17° secolo, Jahangir, l’imperatore Mughal visitò la valle di Kashmir e ne rimase incantato: “Se esiste paradiso sulla terra deve essere proprio qui“. Da tempo il Kashmir non è più un paradiso, anzi.  Con l’abolizione dell’autonomia, lo scorso agosto, circa tredici milioni di persone nel Jammu e Kashmir (J&K), controllato dall’India, stanno trascorrendo  giorni di straordinaria repressione e punizione da parte del governo induista di destra del partito Bharatiya Janata Party (BJP) di Narandra Modi.  L’ India ha inviato più truppe nell’ area già pesantemente militarizzata, ha imposto un coprifuoco di mesi, duri limiti ai diritti civili e ha tagliato i servizi di internet, telefono cellulare, rete fissa e TV via cavo.

Tre fotoreporter indiani del Jammu e Kashmir hanno vinto il Premio Pulitzer del 2020 per foto che hanno documentato la repressione che ha seguito la decisione del governo dell’Unione (India)  dello scorso agosto di cancellare il suo statuto speciale e riorganizzare in due Territori il Kashmir. I fotografi di Associated Press Dar Yasin, Mukhtar Khan e Channi Anand hanno ricevuto il premio Pulitzer 2020,  considerato il più alto premio che giornalisti e fotografi possano ricevere. Yasin e Khan sono di Srinagar, mentre Anand abita nel Jammu.

In una dichiarazione dopo l’annuncio, Pulitzer ha affermato che i fotografi del Kashmir sono stati selezionati per le loro “impressionanti immagini della vita” nel contestato territorio dell’Himalaya.

Gary Pruitt, Presidente e CEO di AP ha dichiarato: “Questo premio continua la grande tradizione della fotografia pluripremiata di AP. Grazie al team AP del Kashmir, il mondo è stato in grado di assistere a una drammatica escalation della lunga lotta per l’indipendenza della regione. Il loro lavoro è stato importante e superbo.”                                               

David Ake, direttore della fotografia di AP ha detto: “Questi fotografi hanno realizzato immagini straordinarie, nonostante le condizioni pericolose e difficili, a volte con grande rischio personale.”

Informazione e  foto sono state pubblicate da Countercurrent.org. Il link con l’articolo è il seguente:

https://countercurrents.org/2020/05/three-press-photographers-from-kashmir-win-pulitzer-prize

FOTO DI DAR YASIN, MUKTAR KHAN E CHANNI ANAND.

Muneefa Nazir di sei anni, una bambina del Kashmir il cui occhio destro è stato colpito da una palla di marmo sparata da soldati indiani.

 Una delle immagini, scattata a Srinigar nell’agosto 2019.

Manifestazione di kashmiri

Un manifestante kashmiri, in una protesta a Srinagar,  mascherato salta sul cofano di un veicolo blindato della polizia indiana e lancia pietre contro 

Devoti musulmani del Kashmir pregano fuori della moschea di Srinagar

Posto di blocco a Srinigar

Un ragazzo del Kashmir tenta di estrarre un proiettile dal muro di una casa danneggiata dopo una sparatoria a Tral.

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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